Vertenza Messinambiente, la Cgil ‘minaccia’ lo sciopero generale. Intanto, martedì sit-in al Comune

Vertenza Messinambiente, la Cgil ‘minaccia’ lo sciopero generale. Intanto, martedì sit-in al Comune

Vertenza Messinambiente, la Cgil ‘minaccia’ lo sciopero generale. Intanto, martedì sit-in al Comune

venerdì 18 Febbraio 2011 - 08:11

Il sindacato interviene in merito al parere dell’ Antitrust, che dà ragione a Ruggeri

Messinambiente, Comune e Ato3:un ménage à trois complicatissimo, da cui dipende il futuro di centinaia di lavoratori messinesi. Da qualche giorno è in atto lo stato di agitazione indetto dalla FP Cgil – al quale ha aderito anche l’Orsa – ed i dipendenti della società che si occupa della raccolta rifiuti stanno occupando l’autoparco di via salandra, rivendicando garanzie per il loro futuro. Futuro reso adesso ancora più incerto dal parere emesso dall’anti-trust, che ha di fatto dato ragione all’Ato3 e, quindi, a Ruggeri in merito all’indizione del bando di gara per individuare il nuovo soggetto che dovrà gestire la raccolta rifiuti in città (vedi articolo correlato ). La Cgil chiede a Buzzanca un tavolo di confronto e ‘minaccia’ lo sciopero generale.Intanto, martedì sit-in al Comune dalle ore 10,00 alle ore 12,00.

«Il parere dell’antitrust – si legge in un comunicato della FP Cgil- è un aiuto provvidenziale al sindaco ed al commissario liquidatore dell’Ato3 per smantellare l’azienda riproponendo lo stesso bando di gara che peggiora le condizioni dei lavoratori e dei servizi ai cittadini ed apre la strada alla svendita delle ricche attività per i privati .Questo spacchettamento attuato nel bando andato fortunatamente deserto – continua il documento- era stato infatti deciso con somma urgenza proprio per non incappare nei divieti della normativa regionale che giustamente lo vieta».

«Se ciò infatti si verificasse- dichiara Adriano Sgrò Segretario Nazionale FPCGIL- all’azienda vincitrice, fosse pure Messinambiente, resterebbe soltanto la parte povera del ciclo dei rifiuti mentre gli impianti, quelli che appunto non possono e non vengono separati nemmeno nelle altre città proprio perché contribuiscono a pareggiare le diseconomie dell’attività di raccolta, sarebbero a questo punto libere di essere cedute a soggetti diversi».

«Anche noi come l’antitrust e come già più volte dichiarato – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Pino Foti Segretario confederale CGIL Messina- rivendichiamo l’urgente messa a regime della normativa regionale per uscire dagli equivoci e per porre fine ad una farsa che mette a rischio il futuro dei lavoratori e dei servizi ai messinesi. Considerato che la convenzione con la Messiambiente scadrà nel 2025. A questo punto –concludono Crocè e Foti- sollecitiamo l’apertura del tavolo di confronto entro il termine indicato nella nota di proclamazione della protesta, pena lo sciopero generale dei lavoratori del settore».

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