Bernava, Genovese e Alibrandi sollevano dubbi sulle reali intenzioni dell’azienda e pretendono risposte chiare sul futuro dei cantieri messisi
Lo spettro della cassa integrazione anche nel 2011 è dietro l’angolo per i lavoratori dei cantieri Rodriguez. Sul piede di guerra, la Cisl.
“Una morte annunciata. La vicenda Rodriguez ha questo sapore, quello di una storia scritta già agli albori dell’ingresso del gruppo che fa capo alla famiglia Colannino”. Il segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava e il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese commentano così la decisione della Rodriquez di chiedere la Cassa Integrazione Straordinari a zero ore per 80 dipendenti. “E’ la conferma – aggiunge il segretario provinciale della Fim Cisl Antonino Alibrandi – di quanto sosteniamo dall’inizio della vertenza”.“Messina – continuano Bernava e Genovese – diventa quindi un’area di deposito e non di produzione, a fronte di un cantiere, Sarzana, che opera a pieno regime”.
Ma, si domandano Cisl e Fim, se ancora si devono consegnare due catamarani entro il primo semestre del 2011 con quali maestranze verranno ultimati i lavori? Siamo ancora certi che l’Emirato dell’Oman ha ancora interesse nel fruire di queste navi?
“E’ anche da verificare – aggiungono i due segretari confederali – se la costruzione di nuove ipotetiche imbarcazioni che l’azienda dice di trattare in Brasile possano essere lavorate tecnicamente su Messina e quindi anche questa ipotesi sembra uno specchietto per le allodole. E che fine hanno fatto le commesse di Ustica Lines?
E allora – sostengono Bernava e Genovese – fuori la verità, basta prese in giro, si dica chiaramente quale utilizzo intende fare il gruppo Colaninno del cantiere navale di Messina. Siamo fortemente preoccupati che si voglia speculare sulle aree piuttosto che mantenere la produzione”.
“La cantieristica per la Sicilia – proseguono Bernava e Genovese- è una risorsa strategica e quella veloce ha grandi potenzialità. Ma più che a un polo industriale, il gruppo Immsi ha pensato, finora, a manovre speculative a danno della Sicilia e dei siciliani. Per questo, facciamo appello alla
politica tutta, al governo regionale e agli enti locali, affinché si levi una ferma protesta contro la logica della smobilitazione e si rimetta in moto, finalmente, la macchina dello sviluppo e della produzione”.
Nei giorni scorsi, durante un incontro in Confindustria, la delegazione della Rodriquez aveva prospettato trattative in corso per gare e accordi da definire per manutenzione di barche. “Ovviamente – dice Antonino Alibrandi – si sono rivelate le solite dichiarazioni senza concretezza. E’ necessario e urgente spostare la vertenza a tavoli nei quali siano coinvolte anche le Confederazioni provinciali e regionali, la politica regionale e nazionale.
Il gruppo Immsi deve dire qual è la volontà aziendale per il cantiere di Messina e non presentarsi con le solite discussioni di circostanza come fatto sino ad oggi. Siamo stanchi di chiacchiere – conclude Alibrandi – adesso vogliamo fatti concreti”.
