La presidente Falcone al fianco dell'assessora Cannata: "Vogliamo raccogliere le idee dei giovani"
MESSINA – Dal progetto “Incontriamoci” all’apertura verso nuove realtà e a confronti serrati con ragazze e ragazzi di ogni parte del territorio. La Consulta giovanile ha fatto un breve punto sulla propria attività a circa 2 anni dalla nascita, durante la commissione odierna presieduta da Raimondo Mortelliti. Ospiti l’assessora alle Politiche giovanili Liana Cannata e la presidente Aurora Falcone. I lavori sono stati aperti da Cannata, che ha ricordato l’iter e gli obiettivi della Consulta giovanile, “ponte necessario tra istituzioni e il mondo giovanile stesso”, sottolineandone l’importanza a più riprese.
Falcone: “Da 8 a 26 associazioni in 2 anni”
La presidente Falcone della Consulta ha poi spiegato: “In 2 anni siamo passati da 8 a 26 associazioni. Per noi è un grande successo, non è un punto di arrivo ma di partenza. Abbiamo l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani e siamo felici di quanto fatto. Tra le iniziative principali c’è stata ‘Incontriamoci’, con cui siamo entrati in contatto con varie realtà. Abbiamo così presentato chi partecipa già alla consulta e di conoscere storie nuove, di ragazzi che magari hanno volontà di dare un contributo alla propria città. Tra queste storie c’è quella di Samuele, un ragazzo con disabilità. Per lui non è stato però un ostacolo. Ha voglia di esprimere ciò che ha in testa e che vuole fare per la città. All’inclusivity village ha partecipato attivamente grazie al canto, la sua passione”. La presidente ha parlato anche di bandi e attività organizzate per le varie realtà associative presenti. E ha annunciato: “Abbiamo varie iniziative in programma. Tra questi anche la collaborazione con Puli-amo Messina che punta alla valorizzazione di piazze e spazi pubblici. Abbiamo raccolto via via le prospettive dei giovani e vorremmo raccogliere queste idee e presentarle qui in Consiglio comunale”.
Cannata: “I giovani vogliono sentirsi partecipi”
Falcone ha poi parlato delle proposte che stanno arrivando dalle associazioni: “Principalmente chiedono spazi per aggregazione e incontro. Non a caso ho citato Puli-amo Messina”. Un argomento sottolineato anche all’assessore Cannata: “I giovani vogliono trasformare un non luogo in un luogo, vogliono sentirsi partecipi. Bisogna ascoltare questi ragazzi perché è fondamentale fare loro spazi fisici oltre che virtuali. Così soltanto possono riappropriarsi della città e del senso di appartenenza che si era un po’ perso in passato. A prescindere dal colore politico che ci distingue dobbiamo unire le forze per far tornare i giovani a essere orgogliosi di vivere questa città. È una missione che deve essere di tutti. Solo così Messina può essere un faro per il futuro dei giovani”.
