Riscossione Sicilia batte cassa, il Comune di Nizza dovrà pagare 300 mila euro

Riscossione Sicilia batte cassa, il Comune di Nizza dovrà pagare 300 mila euro

Giusy Briguglio

Riscossione Sicilia batte cassa, il Comune di Nizza dovrà pagare 300 mila euro

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martedì 16 Giugno 2015 - 07:47

Il Responsabile dell’Area Economico Finanziaria Teodoro Santisi ha presentato istanza per la rateizzazione del debito, proposta accolta dalla società di riscossione: il debito verrà restituito in centoventi rate, spalmate in dieci anni, e costerà all’Ente circa 30 mila euro l’anno. Per procedere con il piano di rateizzazione serviva l’ok del consiglio comunale, che è arrivato ieri sera. A votare favorevolmente è stato il gruppo di maggioranza, mentre la minoranza ha abbandonato l’aula al momento del voto perché la proposta di pagare gli interessi con le indennità è rimasta senza risposta

Il Comune di Nizza di Sicilia dovrà sborsare 300 mila euro. L’Ente non ha pagato negli anni dal 2003 al 2011 cartelle esattoriali relative a rate Inail, omessi versamenti Irap, ecc, ed è arrivato adesso il momento di corrispondere quanto dovuto. Riscossione Sicilia ha battuto cassa, inviando al Comune una comunicazione preventiva di ipoteca. Il debito ammonta a 292 mila euro, di questi 90 mila corrispondono per metà a more e per metà a interessi. Il Responsabile dell’Area Economico Finanziaria Teodoro Santisi ha presentato istanza per la rateizzazione del debito, proposta accolta dalla società di riscossione: il debito verrà restituito in centoventi rate, spalmate in dieci anni, e costerà all’Ente circa 30 mila euro l’anno. La prima rata è già stata pagata su disposizione della Giunta Municipale che ha affidato al Responsabile del servizio la somma di 2.702,18 euro. Ma per procedere con il piano di rateizzazione serviva l’ok del consiglio comunale, che è arrivato ieri sera. A votare favorevolmente è stato il gruppo di maggioranza, mentre la minoranza ha abbandonato l’aula al momento del voto dopo aver lanciato all’amministrazione una proposta che è rimasta inascoltata: pagare i 90 mila euro di interessi con le indennità di sindaco, assessori e capi area, secondo il principio “chi sbaglia, paga”.

“Non condividiamo perché ancora una volta ci troviamo di fronte a dimenticanze o disattenzioni (così le ha definite il sindaco Di Tommaso che ha comunque riconosciuto una responsabilità politica nei confronti di quanto accaduto) che regolarmente gravano sui cittadini con l’aumento delle tasse o con la diminuzione dei servizi – ha dichiarato il capogruppo di minoranza Carmelo Campailla –. Tra l’altro, avendo chiesto che le quote derivanti da interessi o da more fossero addebitate tra sindaco, assessori e capi area con la rinuncia alle indennità e non avendo avuto risposta, in segno di protesta non partecipiamo alla votazione”.

La proposta passa dunque con i voti della maggioranza: “Non penso ci siano altre soluzioni per non aggravare ulteriormente l’Ente – ha dichiarato il capogruppo Alessandro Interdonato -. Per una questione di dovere votiamo favorevolmente, ma è giusto che l’amministrazione si attivi per verificare ed evitare altre situazioni del genere”.

Giusy Briguglio

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