Per la fine bisognerà attendere il 2025
Lavori iniziati a gennaio 2021 con una durata prevista di 420 giorni consecutivi, un anno e due mesi. Il depuratore di Mili rinnovato sarebbe dovuto essere pronto a marzo 2022. Oltre due anni e mezzo dopo, invece, i lavori non sono ancora conclusi.
Il punto in Commissione consiliare, richiesta dai consiglieri Felice Calabrò e Giulia Restuccia, ad opera del dirigente amministrativo di Amam e direttore dei lavori del depuratore, Francesco Cardile.
“Finora abbiamo emesso sal (stato di avanzamento lavori, ndr) per 1 milione 250mila euro su un totale di 1 milione e 900mila euro, che è l’importo di aggiudicazione – ha spiegato Cardile -. Sono stati ripristinati i calcestruzzi delle vasche e coperte le vasche di arrivo, non ancora quelle di dissabiatura, di alcune botole del locale di estrazione sabbia ed estrazione fanghi. Quando tutto sarà coperto verranno installati dei grossi purificatori d’aria, che sono già sul posto. Purtroppo ci sono stati ritardi nelle forniture perché provenienti da ditte di zone alluvionate”.
Ancora “è stato sostituito il gasometro, adeguato totalmente l’impianto antincendio, quello di ossigenazione dei fanghi e parzialmente quello elettrico, per il quale è in corso una perizia di variante per adeguare la media tensione”.
Per la fine dei lavori, dunque, bisognerà attendere il 2025. Al termine, “gli odori saranno abbattuti del 70 %” – ha detto la presidente di Amam, Loredana Bonasera.