Macchina amministrativa, la rivoluzione a passo di lumaca di Le Donne

Macchina amministrativa, la rivoluzione a passo di lumaca di Le Donne

Danila La Torre

Macchina amministrativa, la rivoluzione a passo di lumaca di Le Donne

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martedì 05 Maggio 2015 - 07:07

Dopo quasi due anni di amministrazione Accorinti , vi è una situazione di stallo, denunciata nelle ultime settimane sia dai consiglieri Lo Presti e Sturniolo che dai rappresentanti di Vento dello Stretto. Ma già un anno fa era stato il vice-presidente del Consiglio Interdnato a puntare il dito contro l’inerzia del segretario/direttore generale e della giunta

Resta alta l’attenzione sulla mancata nomina dell’Organismo indipendente di valutazione, chiamato per legge a monitorare l’attività dei dirigenti al fine di valutarne i risultati raggiunti , da i quali dipende l'efficienza della macchina amministrativa.

Nelle ultime settimane, sul caso sono intervenuti sia i consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo che i rappresentanti di Vento dello Stretto, i quali hanno stigmatizzato il comportamento della giunta Accorinti, che ha sempre dichiarato di voler rivoluzionare la macchina amministrativa, ma -di fatto- ha mantenuto lo status quo ante.

Già un anno fa, il problema della mancata nomina dell’organismo di valutazione (prima chiamato Nucleo di valutazione) era stato sollevato anche dal vice-presidente del Consiglio Comunale, Nino Interdonato (nella foto in basso), che oggi rende nota la lettera del 23 maggio 2014 con cui – supportato dalla capogruppo dei Dr Elvira Amata, denunciava l’inerzia della giunta Accorinti.

La raccomandata a firma di Interdonato ed Amata era finita anche all’attenzione dell’ Assessorato Regionale Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e dell' Autorità Nazionale Anti-Corruzione. Quella lettera faceva seguito ad una interrogazione che il vice presidente aveva firmato iniseme ai colleghi di gruppo, senza trovare riposta da parte del sindaco Renato Accorinti.

Il paradosso è che dopo ben 12 mesi la situazione di stallo è praticamente rimasta inalterata. Nelle settimane scorse , l’esecutivo di Palazzo Zanca ha revocato l’Avviso pubblico del settembre 2013 (vedi qui) – al quale avevano già partecipato 27 candidati – e ne ha riproposto uno nuovo, adducendo motivazioni smontate dal consigliere comunale Piero Adamo, dal consigliere di quartiere Daniele Travisano e dal presidente di Vento Dello Stretto Ferdinando Croce, che hanno, quindi, deciso di rivolgersi anche all’Anac (vedi qui).

E all’Autorità Nazionale Anti-corruzione si sono rivolti, sempre nelle scorse settimane ,anche gli ex accorintiani Lo Presti e Sturniolo (vedi qui). Addirittura un anno fa , il vice -presidente del Consiglio Interdonato.

In attesa di vedere se e come l’Anac interverrà, una considerazione è d’obbligo. L’arrivo da Macerata del segretario/ direttore generale Antonio Le Donne – a cui è stato affidato doppi ruolo e doppio stipendio (190mila euro all’anno) – ad oggi non è servita dare corpo e sostanza alla sbandierata rivoluzione. Al Comune di Messina, l’ anarchia continua a farla da padrone e – in mancanza di regole e di controlli – è più semplice far ciò che si vuole. Dopo quasi due anni di amministrazione Accoruinti restano irrisolti sia il nodo della costituzione del fondo da quale si attingono le risorse destinate alle indennità di posizione e di risultato dei dirigenti ; sia quello dell’effcienza dei vari Dipartimenti comunali , chiamati – ognuno per il proprio settore di competenza – a dare risposte ai poblemi della cittadini e del territorio.

Il segretario/direttore Le Donne – che nei fatti, viste le tante competenze affidategli, è il nono assessore della giunta Accorinti, con un peso specifico superiore a quello di molti assessori formalmente designati – è solito spostarsi tra le varie ale dei Palazzo Zanca a passo spedito, suscitando continue battute da parte dei consiglieri comunali. Se facesse camminare i dirigenti ed i Dipartimenti alla stessa velocità con cui lui si muove per il palazzo, il Comune potrebbe decisamente migliorare la propria efficienza interna, da cui dipende la capacità di dare riposte alla cittadinanza. Invece, il passo scelto da Le Donne e dalla giunta Accporinti per cambiare la macchina amministrativa è quello della lumaca.

Danila La Torre

6 commenti

  1. 190000 Euro. Sai quante stuppateddi si potrebbero comprare invece di un solo lumacOne?

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  2. 190000 Euro. Sai quante stuppateddi si potrebbero comprare invece di un solo lumacOne?

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  3. Cara Danila LA TORRE a proposito di organizzazione ottocentesca facciamo parlare Palazzo Zanca. Il link seguente è relativo al dipartimento tributi diretto da Romolo DELL’ACQUA. http://www.comune.messina.it/il-comune/ufficio-tributi/dipartimento-tributi/chi-siamo/organigramma-dipartimento-tributi.aspx una volta nella pagina cliccate su ORGANIGRAMMA DIPARTIMENTO TRIBUTI. A scanso di equivoci ci tengo a dare atto della professionalità in possesso dai dipendenti di quel dipartimento, che non ha nulla a che vedere con la struttura organizzativa, OTTOCENTESCA appunto.

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  4. Cara Danila LA TORRE a proposito di organizzazione ottocentesca facciamo parlare Palazzo Zanca. Il link seguente è relativo al dipartimento tributi diretto da Romolo DELL’ACQUA. http://www.comune.messina.it/il-comune/ufficio-tributi/dipartimento-tributi/chi-siamo/organigramma-dipartimento-tributi.aspx una volta nella pagina cliccate su ORGANIGRAMMA DIPARTIMENTO TRIBUTI. A scanso di equivoci ci tengo a dare atto della professionalità in possesso dai dipendenti di quel dipartimento, che non ha nulla a che vedere con la struttura organizzativa, OTTOCENTESCA appunto.

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  5. Le Donne chi??????????

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  6. Le Donne chi??????????

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