Il Consiglio comunale di Milazzo torna nuovamente a casa

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Serena Sframeli

Il Consiglio comunale di Milazzo torna nuovamente a casa

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sabato 10 Maggio 2014 - 12:15

Nuova ordinanza del Cga che manda a casa i consiglieri e riporta in città dissesto e commissari. A rivolgersi al Cga era stata l'amministrazione, con il sindaco Carmelo Pino e l'assessore alle Finanze Pippo Midili, difesa dall'avvocato Fulvio Cintioli, con un ricorso sulle precedenti ordinanze che avevano ristabilito il consiglio

Dopo un paio di mesi dal suo reintegro e la revoca di dichiarazione di dissesto il consiglio comunale milazzese torna a casa, portando alla ribalta nuovamente la questione dissesto.

A dichiararne la decadenza è stata un’ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa, giunta ieri nel tardo pomeriggio. Oltre a sciogliere nuovamente il consiglio i giudici amministrativi hanno dato avvio alla delibera di dissesto, revocando così tutte le precedenti decisioni.

A rivolgersi al Cga era stata l’amministrazione, con il sindaco Carmelo Pino e l’assessore alle Finanze Pippo Midili, difesa dall’avvocato Fulvio Cintioli, con un ricorso sulle precedenti ordinanze che avevano ristabilito il consiglio.
Ripercorrendo le varie fasi, il Consiglio Comunale di Milazzo era stato già sciolto il 17 maggio 2013 quando giunse al Comune il decreto con il quale il Presidente della Regione Rosario Crocetta, alla luce della mancata approvazione della delibera di dissesto entro il 31 dicembre 2012, disponeva lo scioglimento dell’organo consiliare, incaricando un commissario di fare le veci dell’organo consiliare; la decisione fu poi ribaltata mesi dopo con il ritorno in aula, ed ora l’ennesimo colpo di scena dello scioglimento.

Ad esprimere subito il proprio disaccordo è Giuseppe Marano dei Verdi Green Italia che afferma come “ancora una volta il sindaco Carmelo Pino, amico delle industrie, dopo avere continuamente utilizzato le casse del comune e quindi dei cittadini per saldare le parcelle di alcuni avvocati per ricorrere al TAR, alla Cassazione e al CGA e quindi inseguire il progetto di fallimento finanziario del comune di Milazzo per mera vendetta politica, fa trionfare l’ingiustizia con questa sentenza che blocca il consiglio comunale, l’unico organo di controllo, di vigilanza e di indirizzo, eletto democraticamente dai cittadini”.

“Adesso- prosegue Marano- il sindaco delle tasse e del dissesto si assume definitivamente la responsabilità di portare avanti il suo progetto politico scellerato con la complicità del PD e dei SEL, presenti in giunta con gli assessori Salvatore Gitto, Stefania Scolaro e Dario Russo; Che dire invece del pressapochismo di un presidente del consiglio comunale di destra Rosario Pergolizzi, che insieme ai consiglieri comunali dell’UDC Pippo Doddo e Franco Cusumano, si erano arrogati il diritto di portare avanti una battaglia politica per tutti ma perdente in partenza facendo finta di volere una sfiducia che mai sottoscrivevano”.

Marano conclude affermando che “i risultati sono sotto gli occhi di tutti e questa politica di destra, sinistra e centro che per anni ha solo portato avanti odio, rancore e vendetta va rottamata e mandata a casa definitivamente”.

4 commenti

  1. Giustizia è fatta!

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  2. Giustizia è fatta!

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  3. La vera giustizia non è un processo e poi una finta condanna per la quale nessuno va in carcere, la vera giustizia è restituire al Comune tutti i soldi che sono stati buttati per colpa del xxxxxxxx. Tutti paghino veramente con soldi e non con finte condanne.

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  4. La vera giustizia non è un processo e poi una finta condanna per la quale nessuno va in carcere, la vera giustizia è restituire al Comune tutti i soldi che sono stati buttati per colpa del xxxxxxxx. Tutti paghino veramente con soldi e non con finte condanne.

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