Liquidazione MessinaServizi, 12 consiglieri vogliono una seduta straordinaria

Liquidazione MessinaServizi, 12 consiglieri vogliono una seduta straordinaria

Francesca Stornante

Liquidazione MessinaServizi, 12 consiglieri vogliono una seduta straordinaria

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mercoledì 02 Gennaio 2019 - 17:49
il documento trasversale

Per il sindaco Cateno De Luca non ci sono più dubbi: MessinaServizi va messa in liquidazione. Lo ha ribadito a chiare lettere anche durante l’ultimo incontro con i sindacati prima della fine dell’anno (VEDI QUI), fissando un preciso cronoprogramma che scandisce anche le tappe della procedura: il 10 gennaiola giunta esiterà la delibera di messa in liquidazione della società ed entro il 20 gennaio l’amministrazione conta che il consiglio comunale chiuda la partita.

Proprio dal consiglio comunale però si levano alcune vociche vogliono chiarezza. Dodici consiglieri hanno deciso di firmare una richiesta indirizzata al presidente dell’aula Claudio Cardile per ottenere una seduta straordinaria dedicata a MessinaServizi, prima però della data del 10 gennaio fissata dal sindaco De Luca come prima scadenza del percorso di messa in liquidazione. Promotrice dell’iniziativa la consigliera Pd Antonella Russo che però ha raccolto un consenso trasversale sul documento, firmato e sostenuto dai colleghi di quasi tutti i gruppi d’aula: ci sono esponenti del Pd, di LiberaMe, del Movimento 5Stelle, di Sicilia Futura, del gruppo Misto e di Forza Italia.

I 12 consiglieri comunali chiedono un consiglio comunale urgente per discutere in aula, prima della preannunciata messa in liquidazione, il futuro di MessinaServizi, dei suoi lavoratori, e dell’intera gestione del ciclo dei rifiuti.

“Non possiamo più permettere —dicono i sottoscrittori della richiesta— che il consiglio comunale sia relegato a semplice soggetto ratificatoredi scelte già adottate dal sindaco su temi così rilevanti per il futuro della città. Chiediamo che l’amministrazione De Luca, invertendo la rotta del modus operandi attuato con le cosiddette delibere “salva Messina”, si confronti con l’aula non a decisioni prese, ma prima di adottarle, riportando il dibattito vero nel luogo istituzionalmente preposto, che è il consiglio comunale, rappresentativo dell’intera città “.

I consiglieri vogliono in aula il sindaco, gli assessori e i dirigenti coinvolti in questa partita, il segretario generale, i revisori dei conti, il Cda di MessinaServizi. Vogliono capire innanzitutto qual è l’attuale situazione economico-finanziaria di MessinaServizi, discutere dell’ipotesi di liquidazione alla luce del parere della Corte dei Conti sull’applicazione della Legge Madia e vagliare se esistono possibili alternative, vogliono confrontarsi sull’eventuali problematiche legate all’affidamento dei servizi ai privati, capire quali sono, se ci sono, le conseguenze sulla situaione economico-finanziaria del Comune e sul piano di riequilibrio. Insomma, vogliono arrivare preparati, il consiglio vuole riappropriarsi di un ruolo che in questi ultimi tempi è stato spesso calpestato. Anche perché, bisogna ricordarlo, tutte le scelte che in questi anni sono state legate alla gestione dei rifiuti sono state frutto delle decisioni prese dal consiglio comunale. Dal Piano Aro alla gestione in house dei servizi, fino alla costituzione di MessinaServizi, è stato tutto avallato dal consiglio. Che ora chiede una seduta urgente e straordinaria per non ritrovarsi a dover correre senza neanche aver letto le carte.

Francesca Stornante

0 commenti

  1. Democrazia questa sconosciuta. Signori Consiglieri: La poltrona sotto il deretano è bella, comoda e ben retribuita. Abbiate però la compiacenza di assumerVi le Vostre responsabilità. Un uomo solo al comando non va bene!

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