Vertice con Rfi, Itlafer, Cas e Consorzio di imprese. Tavolo tecnico permanente e ordinanze per regolare il transito dei mezzi pesanti le richieste. Lunedì i primi incontri nei Comuni


Il cronoprogramma slitta e i sindaci di Roccalumera e Santa Teresa di Riva, Giuseppe Lombardo e Danilo Lo Giudice, non concedono il nulla osta per il transito della terza Tbm (Tunnel boring machine) sul lungomare. La “talpa” è destinata a scavare la galleria Forza d’Agrò nell’ambito dei lavori per la realizzazione del doppio binario Fiumefreddo-Giampilieri. La ragione del diniego sono legate al ritardo nella realizzazione degli svincoli provvisori che dovrebbero consentire ai mezzi di accedere direttamente dai cantieri alla A18. Lavori previsti entro febbraio (le rassicurazioni che erano emerse in prefettura il 18 ottobre scorso sono superate) ma che slittano di almeno 3-4 mesi. L’arrivo della talpa è previsto la prossima settimana e a metà aprile ne arriverà un’altra che trasporterà una quarta Tbm, destinata a scavare la galleria Scaletta. I tempi stringono.
Il vertice
Lombardo, dopo i solleciti da parte della ditta incaricata del trasporto speciale, ha convocato un tavolo tecnico con tutti gli “attori” interessati alla realizzazione del doppio binario: Rfi, Italfer, Consorzio di imprese, Cas e i sindaci del comprensorio da Scaletta a Santa Alessio. Per Rfi era presente il Rup, l’ingegnere Maurizio Infantino; per Italfer l’ingegnere Salvatore Vanadia; per il consorzio di imprese, il project manager, ing. Antonino Pulejo; per il Cas l’ingegnere Massimo Brocato (membro del Cda) con l’architetta Teresa Donato, dell’ufficio Patrimonio. E poi vi erano i sindaci del comprensorio, da Scaletta a S. Alessio (unico assente Furci Siculo): Gianfranco Moschella, Daniele Laudini, Rita Cicala (assessora ad Alì Terme), Natale Briguglio, Giuseppe Lombardo, Danilo Lo Giudice, Domenico Aliberti e Massimo Stracuzzi.
Lombardo: “Pronto a consegnare la fascia alla prefetta”
“Sono pronto a rimettere nelle mani della prefetta di Messina”, ha esordito Lombardo, “la fascia di sindaco, a costo di essere sospeso. Ma non darò il via libera al passaggio della talpa se non avrò garanzie precise sugli svincoli provvisori, indispensabili per scongiurare la paralisi della vita nei nostri paesi, che rischiano di essere paralizzati dal transito dei mezzi pesanti da e verso i cantieri del doppio binario”. Sono previsti quattro mini svincoli: a Scaletta, Nizza, S. Alessio e Calatabiano. Non vi sono i necessari pareri per l’avvio dei lavori. Inizia il rimpallo di responsabilità. Che arriva fino al ministero. Intanto, quando non sono nemmeno iniziati i lavori di scavo, già accade (a S. Alessio Siculo) che due camion dell’impresa impegnata nella realizzazione dell’opera rimangano incastrati.
Rfi e Consorzio di imprese promettono “massima collaborazione”
Rfi, Italfer, Cas e Consorzio di imprese si dicono disponibili alla “massima collaborazione” e “pronti a risolvere le questioni che si presentano”. Il project manager del consorzio di imprese Pulejo ha fatto notare che la realizzazione degli svincoli provvisori non era nemmeno prevista nella progettazione dell’opera e se n’è fatto carico il Consorzio. Al termine di oltre due ore di confronto, è stata raggiunta una “concessione” da parte dei sindaci: un tavolo tecnico permanente che sarà aperto lunedì mattina per varare delle ordinanze in tutti i Comuni interessati dalla realizzazione del doppio binario con l’obiettivo di regolamentare il transito dei mezzi pesanti e scongiurare la paralisi dell’intero territorio. A ciò va aggiunto il parere del ministero in merito alla costruzione degli svincoli. Dopodiché sarà concesso il nulla osta. Lunedì Rfi, Italfer, Cas e Consorzio di imprese incontreranno gli amministratori di Roccalumera e Nizza; nel pomeriggio quelli di Santa Alessio, Savoca e Santa Teresa di Riva; martedì Alì Terme, Scaletta e Itala.

Pieno sostegno all’azione dei sindaci . Occorre prevedere la realizzazione in tempi brevi dei minisvincoli, sia in ingresso che in uscita. Bravo il dott. Lombardo , sindaco di Roccalumera, la sua posizione è assolutamente corretta. Il passaggio dei mezzi pesanti bloccherebbe tutto il comprensorio.
Ma per lo svincolo di Alì , non c’è un progetto di massima già predisposto per la sua realizzazione?????Non si potrebbero accelerare le procedure di approvazione del progetto esecutivo ed utilizzare anche una quota delle somme che sembra siano state destinate allo scopo????
La burocrazia regionale non può continuare a dormire come al solito. Occorre anche che le Istituzioni regionali (?) intervengano!!!!