Emergenza-rifiuti a Reggio, Minicuci scrive a Bombardieri

Emergenza-rifiuti a Reggio, Minicuci scrive a Bombardieri

Redazione

Emergenza-rifiuti a Reggio, Minicuci scrive a Bombardieri

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lunedì 28 Giugno 2021 - 17:09

Il consigliere comunale leghista ed ex candidato sindaco chiede l’intervento del procuratore: «Salute dei cittadini a rischio»

Una lettera al Procuratore della Repubblica, per chiederne l’intervento. A scriverla, il consigliere comunale e metropolitano della Lega – ed ex candidato sindaco di Reggio Calabria per il centrodestra – Nino Minicuci. Anche se, secondo alcune fonti, un fascicolo sui rifiuti abbandonati a migliaia di tonnellate e, spesso, tristemente bruciati sarebbe già stato aperto.

Slalom fra le microdiscariche

Il consigliere comunale e metropolitano
della Lega Antonino Minicuci

La missiva per segnalare la «grave emergenza sanitaria in atto nella città di Reggio Calabria, a causa della permanenza dei rifiuti sulle strade cittadine, aggravato dall’innalzamento delle temperature e dai roghi che si registrano oramai con cadenza quotidiana. Reggio Calabria è oramai al collasso, paga una purtroppo datata gestione deficitaria nel servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti – scrive Minicuci –. Diversi quartieri della città sono invasi dalla spazzatura, la situazione nelle periferie è decisamente peggiore, con i cittadini costretti a fare lo slalom tra microdiscariche e rifiuti abbandonati ad ogni angolo di strada».

L’Iss: salute in pericolo

Il punto è che tutto questo scempio, ben verificabile anche solo facendo un giro veloce per la città, «rischia di creare un grave problema di sanità pubblica, la salute dei cittadini è messa a serio pericolo – così l’esponente del Carroccio -. In attesa che la gestione dei rifiuti in tutto il territorio metropolitano reggino, di concerto con l’Amministrazione comunale, metropolitana e regionale, possa essere ricalibrata alla luce delle evidenti difficoltà da affrontare e superare, in questi mesi bisognerà urgentemente fare i conti con la fase critica e delicata che la città sta soffrendo».
Ma soprattutto, il riferimento al potenziale nodo di matrice sanitaria non sarebbe una mera boutade di Minicuci. Bensì la constatazione di «rischi certificati da diversi studi e analisi effettuati dall’Iss (l’Istituto superiore di Sanità, ndr) e che hanno confermato come in condizioni simili a quelle che si vivono in queste settimane a Reggio Calabria c’è un reale pericolo di salute».

«Urge l’intervento dello Stato»

Ad avviso dell’ex aspirante alla fascia tricolore, urge un«intervento deciso e immediato da parte dello Stato. Per il momento è un’emergenza igienica, ma con il grande caldo potrebbe diventare presto un’emergenza sanitaria, ipotesi che non può lasciare indifferente nessuna Istituzione. Alla luce di quanto finora esposto – scrive Nino Minicuci al procuratore capo di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri –, Le chiedo di verificare se tutte le istituzioni competenti hanno agito sino a oggi nel pieno rispetto di quanto previsto da leggi e protocolli in situazione di emergenza e pericolo per la salute pubblica. Nello specifico, se l’Asp competente ha evidenziato in modo opportuno e con i dovuti atti la grave situazione che insiste da troppo tempo nel territorio metropolitano di Reggio Calabria in relazione ai rifiuti. Se le Amministrazioni comunale e metropolitana, entrambe facenti riferimento al sindaco Falcomatà, hanno adottato strategie e soluzioni straordinarie rispetto all’emergenza rifiuti che sta soffocando la città e portando all’esasperazione tutti i cittadini. Infine, se il Prefetto di Reggio Calabria, nel rispetto del ruolo e delle competenze in merito, ha sufficientemente vigilato su questo dramma, attivandosi con la Presidenza del Consiglio dei ministri per una soluzione straordinaria così come avvenuto negli anni scorsi per la città di Napoli».

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