Emergenza rifiuti area Barcellona-Milazzo, si bussa alle porte della discarica di Catania

Emergenza rifiuti area Barcellona-Milazzo, si bussa alle porte della discarica di Catania

Alessandra Serio

Emergenza rifiuti area Barcellona-Milazzo, si bussa alle porte della discarica di Catania

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sabato 14 Gennaio 2023 - 10:01

Chiesta l'autorizzazione a scaricare nel sito catanese. I sindaci insorgono. Le anomalie del sistema rifiuti in Sicilia ce penalizza il messinese

BARCELLONA – Corsa contro il tempo dei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Furnari, Oliveri, Patti e Gioiosa Marea per evitare l’emergenza rifiuti, dopo il blocco al conferimento della discarica di Trapani. Ieri vertice dei sindaci che hanno sottoscritto un documento, hanno chiesto l’intervento della Prefettura di Messina e sono pronti a chiamare in causa direttamente il Governatore regionale Renato Schifani.

L’opzione al momento è ottenere l’accesso alla discarica di Catania. Il direttore della Srr Messina, Arturo Vallone, ha scritto all’assessorato regionale chiedendo l’autorizzazione all’accesso all’impianto della Sicula Traporti.

Il sito di Trapani è vicino alla saturazione e da almeno due settimane i mezzi coi rifiuti provenienti dall’area tirrenica del messinese tornano indietro parzialmente o totalmente pieni. Ieri la saturazione, nei comuni, di quasi tutte le aree di stoccaggio. Adesso il rischio concreto è che i rifiuti rimangano in strada.

Sindaci e Srr fanno quadrato

“Ci siamo attivati affinché si possa giungere ad una immediata risoluzione della problematica e riteniamo che la Regione responsabilmente si attiverà subito per evitare ulteriori problemi e soprattutto per non gravare ulteriormente sulle casse dei Comuni interessati, visto che il trasporto a Trapani comporta ovviamente costi aggiuntivi”, spiega il presidente della Srr Danilo Lo Giudice.

Ieri al tavolo i sindaci di Barcellona Pinuccio Calabrò, di Milazzo Pippo Midili, di Patti Gianluca Bonsignore, di Furnari Felice Germanò, di Oliveri Francesco Iarrera e il vice sindaco di Gioiosa Marea Salvatore Salmeri.

I paradossi della discarica di Trapani

Il confronto ha evidenziato l’anomalia del conferimento a Trapani, che riguarda 28 comuni della zona tirrenica e nebroidea, con il risultato che i cittadini di questi comuni pagano un costo maggiorato dovuto alla distanza che i camion devono percorrere per scaricare i rifiuti.

Anomalie evidenziate anche nella nota di ieri della Srr, siglata dal direttore generale Giuseppe Mondello, che spiega di aver chiesto più volte al sito trapanese di relazionare sull’andamento del conferimento, per poter programmare la raccolta. “La criticità nella raccolta e dunque l’emergenza igienico sanitaria paradossalmente sta avvenendo in comuni in cui la raccolta differenziata si attesta a ben oltre 70%” si legge nel documento del dirigente regionale, che evidenzia come quei 500 km da percorrere giornalmente per conferire i rifiuti siano davvero troppi.

Concorrenza sleale

Un’altra anomalia nell’anomalia, in un quadro più ampio, è quello che riguarda il costo del conferimento in sé, più concorrenziale a Catania, che è un impianto privato, e meno vantaggioso a Trapani, che pure è un impianto pubblico.

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