Da domani discarica chiusa, ma non si sa neanche chi effettuerà la raccolta da stasera

Da domani discarica chiusa, ma non si sa neanche chi effettuerà la raccolta da stasera

Francesca Stornante

Da domani discarica chiusa, ma non si sa neanche chi effettuerà la raccolta da stasera

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lunedì 30 Settembre 2013 - 18:32

Con una nota il Presidente di Tirrenoambiente annuncia che da domani il Comune di Messina non potrà più scaricare a Mazzarrà perchè il Comune non ha mantenuto gli impegni legati alla delibera sui debiti. Ma al momento non si sa neanche se Messinambiente potrà effettuare la raccolta, da domani l'Ato non gestisce più i rifiuti e il Sindaco non ha firmato nessun provvedimento.

Quattro note datate 5, 9 e 23 agosto, una serie di incontri in Prefettura, rassicurazioni, impegni, una seduta di Consiglio Comunale convocata in fretta e furia alla vigilia di ferragosto, una delibera che è stato il primo banco di prova dell’amministrazione Accorinti e che è diventata motivo di scontri sia dentro Palazzo Zanca che fuori. In sintesi è questo l’excursus che ha portato alla comunicazione che il presidente di Tirrenoambiente, società che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, ha inviato in queste ore al Sindaco Renato Accorinti, all’Ato3 che da domani cessa ogni sua funzione operativa, agli Assessori regionali Nicolò Marino e Marco Lupo, al Prefetto Stefano Trotta, alla Procura di Messina. Una nota che fa precipitare la città in emergenza perché annuncia, senza mezzi termini, il pericolo che si è cercato di evitare in ogni modo in queste settimane: la chiusura della discarica. E’ passato troppo tempo e risultati non ne sono giunti, per questo Tirrenoambiente ha messo nero su bianco che “a far data dal 1 ottobre 2013 non potremo più accettare i conferimenti dei rifiuti di provenienza dal Comune di Messina”.

Da domattina dunque Messina troverà i cancelli della discarica chiusi, nella nota il Presidente Antonello Crisafulli fornisce anche tutte le motivazioni. Il primo punto è naturalmente la mancata presentazione della delibera sui debiti fuori bilancio con l’Ato3 attraverso la quale il Comune chiede l’accesso al Fondo di rotazione della Regione per l’estinzione dei debiti. Fondo da cui arriverebbero le risorse per colmare il monte debitorio che è stato nel tempo accumulato con Tirrenoambiente. Ma questo non è l’unico punto. Crisafulli scrive che “il Comune di Messina è ad oggi inadempiente al pagamento del residuo importo di € 3.518.832,48 sulla Transazione sottoscritta il 28/0212007”, ricorda che “ad oggi il debito di ATOME3 S.p.a. in liquidazione nei confronti di Tirrenoambiente S.p.a., per il solo anno 2013, ammonta a € 4.042.229,87, relativo alle fatture già scadute, per i conferimenti eseguiti presso la discarica nel periodo aprile-agosto 2013”.

Crisafulli spiega dunque che il pagamento mai effettuato della Transazione e la mancata attivazione della procedura per l'ottenimento delle risorse provenienti dal Fondo di Rotazione, nonché l'inadempimento di ATOME3 S.p.a. in Liquidazione al pagamento delle fatture scadute, non consentono di fare fronte ai costi di gestione né di completare gli investimenti avviati. Ecco perché la discarica da domattina chiude i battenti.

Una tegola che si abbatte su Palazzo Zanca ma che si va solo ad aggiungere ad una serie di problemi che comunque si sta tentando di affrontare. Da domani, infatti, si chiude l’era Ato e dunque anche l’Ato3 non avrà più alcun potere gestionale. Sembrava che oggi dovesse arrivare da un momento all’altro la firma del Sindaco per attivare le procedure di emergenza e affidare direttamente a Messinambiente la raccolta almeno fino all’insediamento del Commissario che la Regione ha inviato. Un passaggio che era sembrato quasi scontato e che invece così non si è rivelato. Nel pomeriggio ore concitate tra Palazzo Zanca e la Prefettura, dove sono andati a discutere il Sindaco e l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua. Al momento non solo la discarica sarà chiusa, ma non si sa chi questa notte effettuerà la raccolta. Il rischio che domani le strade si trovino colme di rifiuti si fa sempre più concreto.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. Siamo in pochi a Messina a differenziare, meno del 5%, ho tre contenitori, per il vetro, la carta, la plastica, la mia produzione di rifiuti organici per la discarica è minima, ma dovrò sopportare i disagi per la testardaggine dei messinesi a non differenziare. Ho pubblicato più volte le cifre dei costi della discarica, sono quasi venti milioni di euro, per sensibilizzare i miei concittadini, far comprendere che sia conveniente differenziare, anche per non essere sommersi dalla monnezza. Cari messinesi, non ci sono più i venti milioni di euro per la TirrenoAmbiente e il trasporto in discarica, paghiamo una minoranza di famiglie perchè c’è una enorme evasione della TARSU, inoltre c’è una crisi di liquidità impressionante del Comune, i pochi soldi servono mensilmente per pagare gli stipendi di Palazzo Zanca, e in questo contesto, chi ha rivotato la vecchia classe politica, in maggioranza in Consiglio, ha la spudoratezza di criticare R E N A T O sindaco per una situazione drammatica, provocata per favorire gli oscuri interessi intorno alle discariche.
    Vi ricordate quando c’era l’ATM, usevamo dire SEMU O CAPOLINEA.

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  2. Salvatore Vernaci 30 Settembre 2013 19:42

    ATO ADDIO – SRR???… – CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini è da mesi che ricorda all’Amministrazione Comunale ed ai Sindaci dei Comuni, facenti parte della costituenda Città Metropolitana che Dal 1° ottobre 2013, il comparto dei rifiuti dovrebbe essere gestito attraverso le SRR (Società di regolamentazione del servizio rifiuti) previste dalla legge regionale 9 del 2010, e le ARO (Aree di raccolta ottimale). Messina avrebbe dovuto di già costituire, come ha fatto Catania, la SRR “MESSINA AREA METROPOLITANA”, di cui avrebbero dovuto far parte ALÌ, ALÌ TERME, FIUMEDINISI, FURCI SICULO, ITALA, MANDANICI, NIZZA DI SICILIA, PAGLIARA, SCALETTA ZANCLEA E ROCCALUMERA, VILLAFRANCA TIRRENA, SAPONARA E ROMETTA. Mentre la SRR Catania Area Metropolitana ha già nominato il Presidente ed un Consiglio d’amministrazione costituito da quattro Sindaci, facenti parte della Area, a Messina, evento purtroppo non nuovo, c’è voluto e ci vuole un Commissario per attivare la SRR. La legge regionale n.9 del 2010, a seguito della soppressione degli ATO, aveva, da anni, individuato nelle Srr ( società consortili di capitale) i soggetti giuridici deputati a gestire in via esclusiva il ciclo integrato dei rifiuti nell’ambito territoriale di riferimento. Entro oggi, 30 settembre si sarebbe dovuto redigere, il PIANO D’AMBITO, anzi avrebbe già dovuto essere predisposto dall’ATO ME 3 in un’ottica metropolitana, contattando i Sindaci facenti parte della Città Metropolitana, invece i Comuni, in mancanza di una programmazione metropolitana, sono stati lasciati liberi di consorziarsi fra loro. Quali saranno i compiti specifici del Commissario regionale, oltre alla creazione della SRR?… Non sarebbe il caso che il Sindaco Accorinti concordi con i Sindaci dei Comuni, facenti parte dell’Area Metropolitana nel DDL, una proposta condivisa da prospettare al Commissario Regionale?…

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  3. Ogni commento è superfluo.

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