Cronaca

Emergenza rifiuti in Sicilia: Catania sommersa, a Messina incubo evitato grazie alla differenziata

L’immagine e il relativo titolo del quotidiano “La Sicilia” di Catania che pubblichiamo è l’emblema dell’ennesima crisi rifiuti che la Sicilia sta registrando a causa della saturazione delle discariche. La città etnea (e non solo) è tornata a respirare l’acre odore dell’immondizia in strada. I camion di mezza Sicilia sono rimasti dietro i cancelli dell’impianto di Lentini dove è stata applicata una riduzione di rifiuti che vengono accettati, con il limite giornaliero di 500 tonnellate. Parliamo di un quantitativo che di fatto produce solo la città di Catania. La Regione la settimana scorsa aveva varato un piano per fronteggiare la criticità ma a quanto pare è già saltato. Dalla stessa Regione arriva un secco no alla gestione in deroga dei rifiuti. E pensa ad un avviso pubblico per il trasporto dei rifiuti fuori dalla Sicilia. Bisogna ancora attendere per capirne di più. L’assessore  all’Energia, Daniela Baglieri, sta tentando di arginare un’emergenza che potrebbe portare ad una estate “bollente”.

La città dello Stretto si è attestata tra il 53 e il 55% mensile di differenziata

Mentre Catania brucia, nel vero senso della parola considerato che già parecchie montagne di rifiuti sono state date alle fiamme, Messina respira e guarda a quelle immagini di immondizia a ridosso delle case deeela città etnea come un lontano ricordo. Un incubo dal quale la Città dello Stretto è uscita grazie alla differenziata. Il presidente della Messina servizi beni comune, Giuseppe Lombardo sprizza soddisfazione. “Solo i sacrifici fatti dai messinesi negli ultimi tre anni (da quando abbiamo avviato nel settembre del 2019 il servizio di porta a porta integrale, che in meno di due anni è stato esteso a tutta la città eliminando tutti i cassonetti stradali) – sbotta – ci stanno consentendo di non subire, al momento, alcun disagio per la continua riduzione di capacità di ricevimento della frazione indifferenziata da parte della discarica di Lentini. Passare da 270 tonnellate al giorno di indifferenziata a poco più di 100 nella prima settimana di giugno 2022, con una media percentuale di raccolta differenziata ormai assestata al 53-55% mensile, sono il risultato che oggi pone Messina quale modello per le altre città metropolitane siciliane. E che sta in parte aiutando la regione siciliana, che non ha fatto nulla in questi 5 anni sul ciclo dei rifiuti”.