Areus-Seus: il sì di Galluzzo, i paletti di De Domenico il no di De Luca M5s

Areus-Seus: il sì di Galluzzo, i paletti di De Domenico il no di De Luca M5s

Areus-Seus: il sì di Galluzzo, i paletti di De Domenico il no di De Luca M5s

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giovedì 25 Ottobre 2018 - 05:30

In Commissione sanità Ars è stato presentato il nuovo modello di organizzazione dell'emergenza urgenza "copiato" dalla Regione Lombardia. Diverse le reazioni

L’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza ha illustrato in Commissione Ars sanità i punti cardine del protocollo d’intesa siglato tra la Regione Sicilia e la Regione Lombardia sull’emergenza-urgenza che nell’isola sarà gestita secondo il modello lombardo e con la costituzione dell’Areus-Seus. Presenti all’audizione anche il neo presidente del Cda della Seus, Davide Croce, e di Alberto Zoli, direttore generale dell’Areu e referente per la Lombardia dell’attuazione del protocollo d’intesa.

Se a Messina il Comitato consultivo Asp nei giorni scorsi ha invitato il presidente Musumeci a revocare l’accordo, in sede di Commissione sanità si sono registrate diverse posizioni.

“Il futuro del servizio di emergenza –urgenza in Sicilia non può prescindere dal miglioramento della qualità delle prestazioni, né dalla crescita professionale del personale e dalla salvaguardia dei posti di lavoro- ha dichiarato Franco De Domenico, Pd- Il nuovo modello gestionale, ispirato a quello lombardo, non può prescindere da almeno tre punti fermi: una riorganizzazione che migliori significativamente la qualità del servizio in modo omogeneo su tutta la regione, a prescindere dai territori e dalle difficoltà orografiche; una tutela dei modelli organizzativi considerati best practice, come il modello 118 della provincia di Messina; e l’imprescindibile tutela di tutti i posti di lavoro. L’'attuale situazione occupazionale siciliana rende intollerabile la perdita di ogni singolo posto di lavoro. Piuttosto appare indispensabile prevedere per i dipendenti una crescita professionale propedeutica alla ricollocazione con mansioni funzionali alle nuove esigenze”.

Soddisfatto il deputato di Diventerà Bellissima Pino Galluzzo che così commenta: “Si attua finalmente un nuovo percorso virtuoso, che vede protagonisti tutti coloro che operano nella sanità e mette al centro i servizi. L’Areus avrà un’essenziale funzione, sarà cioè la cabina di regia dei vari bracci operativi dell’emergenza-urgenza siciliana. E anche dopo la sua costituzione, la Seus resterà in vita e tutti i suoi 3.200 dipendenti, tra soccorritori ed amministrativi, avranno la garanzia della salvaguardia dei propri livelli occupazionali. L’obiettivo è dare vita in tema di emergenza-urgenza extraospedaliera ad un “governo” unitario e uniforme delle competenze assegnate su tutto il territorio regionale. L’Areus accorperà le quattro centrali operative del 118, attualmente in capo agli ospedali, il centro regionale trapianti e il centro per la raccolta del sangue. La stessa Seus resterà operativa e chi non è più idoneo al ruolo di soccorritore potrà essere formato per espletare mansioni diverse. Infine, sarà potenziato il servizio di elisoccorso, aumentando il numero di elipiste e garantendolo h24 in tutte le relative postazioni ».

Chi invece la pensa in modo diametralmente opposto è il M5S che attraverso i deputati componenti della Commissione, tra i quali il messinese Antonio De Luca hanno definito l’audizione, “Un incontro inutile e sterile, che nulla ha chiarito sul destino del 118 siciliano e di quello dei lavoratori. Un dibattito avvenuto come sempre a fatto compiuto, durante il quale nemmeno la delibera di convenzione tra la Regione Siciliana e la Regione Lombardia è stata illustrata alla Commissione. Si è appreso cosa si vuole riformare, ma nulla è emerso sul come ed entro quando si vuole realizzare quella che è stata definita una riforma epocale. Nulla è stato detto su come questo fondamentale servizio verrà riformato, né come avverrà questa tanto declamata integrazione tra elisoccorso e mezzi di soccorso su gomma. Nulla è stato chiarito sul futuro dei dipendenti. Non è stata motivata la scelta di costituire un’azienda regionale limitata alla sola specialità della emergenza-urgenza. Le soluzioni proposte porteranno inevitabilmente ad un marasma amministrativo e ad una moltiplicazione dei costi, considerato che ci saranno altri tre direttori (generale, sanitario ed amministrativo) con i loro relativi emolumenti, un altro centro di spesa e un’altra struttura amministrativa da aggiungere alla esistente struttura amministrativa della Seus”

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