La protesta dei lavoratori Servirail “sale”: occupato il tetto della Stazione Centrale

La protesta dei lavoratori Servirail “sale”: occupato il tetto della Stazione Centrale

La protesta dei lavoratori Servirail “sale”: occupato il tetto della Stazione Centrale

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giovedì 22 Dicembre 2011 - 11:55

Gli 85 dipendenti dopo l’occupazione dei binari del tram di piazza Cairoli, questa mattina si sono arrampicati sul tetto dove sono intenzionati a rimanere ad oltranza. Chiesto un maggiore intervento da parte di La Piana

La protesta degli 85 lavoratori Servirail “cresce”, in tutti i sensi, e arrivo fin sul tetto della Stazione Marittima. L’esasperazione che ieri avevamo detto essere palpabile tra i dipendenti che ieri hanno occupato i binari del tram, da questa mattina è esplosa in modo ancora più feroce. Il vento, ancor più freddo delle altre giornate, che soffia su Messina non li farà certo demordere dalle loro intenzioni: rimarranno in occupazione, sotto le grigie nuvole che sovrastano lo Stretto, fin quando qualcuno non darà loro una risposta. Poco prima di arrampicarsi sul tetto hanno consegnato una lettera a Mons. La Piana chiedendo una maggiore attenzione al problema, risvegliando l’orgoglio di appartenenza ad una terra ormai abbandonata a sé stessa ma che va riconquistata. I lavoratori si sono infine detti pronti a rimanere sul tetto fino ad oltre Natale.

Il problema della mobilità e dei trasporti è stata al centro anche del Direttivo provinciale della Fit Cisl di Messina, alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, il segretario generale della Fit CislSicilia Amedeo Benigno, il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa. “Dai trasporti e dalla mobilità dei beni e delle persone – ha evidenziato nel suo intervento Tonino Genovese – deve passare il futuro e lo sviluppo del nostro territorio. Messina e tutta la Sicilia pagano la desertificazione e la marginalità voluta e favorita dagli interessi di pochi e dal disinteresse di troppi, a partire da coloro che hanno responsabilità istituzionali di governo e dalla politica. E’ necessaria e inevitabile una forte presa di coscienza di tutta la comunità e avviare una mobilitazione generale per salvare Messina, oltre che l’Italia. Una mobilitazione – ha spiegato Genovese – non di una parte sola ma di un’intera comunità mortificata che non è più disposta a subire o accontentarsi di prebende o elemosine. O,peggio ancora, di promesse false. Una mobilitazione – ha concluso il segretario della Cisl messinese – non fine a se stessa ma costruita con proposte e soluzioni”.

Disamina condivisa dal segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, che ha riservato alla platea della Fit parole ancora più dure e amare. “La crisi deve ancora iniziare – ha ammonito Bernva – vedremo nei prossimi mesi”, ha detto ricordando poi come “la Cisl aveva detto già nel 2003 cosa fosse urgente fare all’ATM e oggi ancora siamo a zero. Se il settore dei trasporti è sotto stress non è un caso. Le Ferrovie dello Stato sono l’espressione dell’economia nazionale, al nord lo sviluppo e al sud solo macerie. Non c’è crisi della politica, non c’è politica in Italia”. Il segretario regionale della Fit Cisl, Amedeo Benigno, ha invece anticipato quale dovrà essere il prossimo, immediato impegno della Federazione Trasporti cislina. “Un impegno – ha detto Benigno – a estirpare la casta delle aziende municipalizzate, passaggio necessario per superare i problemi delle risorse pubbliche sia per l’ATM come nei servizi Ambiente”.

Per Benigno la vertenza Servirail si può risolvere “partendo dal recupero del diritto alla mobilità per i cittadini siciliani” mentre ha concluso con un passaggio su un’altra vertenza che ha caratterizzato il 2011 dei trasporti, quella di Bluferries “conclusa positivamente con un grande risultato per il lavoro della Fit Sicilia, Messina e nazionale”. Al direttivo era presente anche una delegazione dei lavoratori Servirail che hanno appoggiato la linea della Fit CISL. Oggi i lavoratori hanno manifestato arrampicandosi sopra latettoia della stazione di Messina Centrale in piazza della Repubblica. I lavoratori hanno deciso di trascorrere il Natale sulla tettoia se non dovessero arrivare ulteriori novità. Intanto oggi hanno consegnato una lettera all’Arcivescovo di Messina con la quale chiedono “svegli le coscienze di una città addormentata”. La lettera è in allegato al comunicato.

(FOTO STURIALE)

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