Si tratta di Pietro Barca, 50 anni, nato a Taormina. L’accusa è di incendio doloso in flagranza di reato. Sarebbe lui il responsabile dell’incendio di una BMW Z4

La polizia potrebbe aver chiuso il cerchio sull’escalation di incendi ai danni di sei autovetture, in pochi giorni (l’ultimo episodio ieri nel tardo pomeriggio) sarebbe opera di un piromane. Il presunto autore del rogo di ieri sera è stato arrestato. E’ stato bloccato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taormina nei pressi dell’auto incendiata in via Pirandello. Si tratta di Pietro Barca, 50 anni, nato a Taormina. L’accusa è di incendio doloso in flagranza di reato. Sarebbe lui il responsabile dell’incendio di una BMW Z4.

Il sistema di videosorveglianza comunale lo avrebbe immortalato mentre, intorno alle 19, cospargeva di liquido infiammabile la cappotta in tessuto dell’auto e gli dava fuoco. Aveva parcheggiato la sua moto Ape poco distante. Poi, velocemente, si era avvicinato all’auto dando il via al rogo. Poco meno di tre minuti per riuscire a portare a termine l’operazione, compreso il maldestro tentativo di indossare il giubbotto al rovescio, lato interno di colore nero, prima di passare all’azione e indossarlo correttamente, lato esterno colore rosso, ad incendio consumato, forse per depistare possibili testimoni e simulare un’identità diversa. Da giorni i poliziotti del Commissariato di Taormina avevano avviato indagini per chiarire le cause e gli eventuali responsabili degli incendi ad autovetture verificatisi in settimana. Gli appostamenti e i servizi specifici operati dagli agenti hanno portato ieri all’arresto del presunto piromane che sarà giudicato stamattina con rito direttissimo.

Ignote al momento le ragioni che lo hanno spinto a dare fuoco all’auto. Rinvenuto sulla moto Ape dell’uomo anche il bidone contenente residui di liquido infiammabile. Intanto proseguono le indagini per accertare la possibile responsabilità del cinquantenne anche per gli altri episodi di incendio di automobili.