Operazione Durk Truck, chiesto il giudizio per il commercialista Nigrelli e l'imprenditore Currò

Operazione Durk Truck, chiesto il giudizio per il commercialista Nigrelli e l’imprenditore Currò

Alessandra Serio

Operazione Durk Truck, chiesto il giudizio per il commercialista Nigrelli e l’imprenditore Currò

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venerdì 15 Gennaio 2016 - 23:13

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il giro di fatture e società intorno l'azienda messinese di trasporti. L'udienza preliminare sarà celebrata il prossimo 22 gennaio.

Indagine al capolinea per Andrea Curró e Michele Nigrelli, l'imprenditore e il commercialista al centro dell'inchiesta della Procura di Messina su una maxi evasione fiscale di oltre 8 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 310 mila euro, l’intero capitale sociale della Currò Trasporti S.r.l., 26 immobili, terreni e fabbricati tra Messina, Mistretta, Reitano e Sant’Agata di Militello, le quote delle CAGF srl, InLog srl, Tradizione Amastrense srl, GalMoSaSS srl, della Sgró srl, One Service Global srl, Real srl e GiCa Holidays srl.

Il patrimonio immobiliare e le società, tra fiduciarie e cartiere, era gestito da Nigrelli, secondo la magistratura, anche se intestato ad altri soggetti, che restano indagati. Cioè la messinese Graziella Curró, Giuseppe Costanza e Giuseppe Leggio di Sant'Agata Militello; Alvise Arrigo Lipari di Santo Stefano di Camastra; i mistrettesi Dino Vaccaro e Antonino Sorbera. Conclusi gli accertamenti, coordinati dall'aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Fabrizio Monaco, si va adesso verso l'udienza preliminare, che sarà celebrata il prossimo 2 gennaio dal GUP Fiorentino.

L'accusa ruota intorno alle operazioni finanziarie effettuate dal commercialista in favore del noto imprenditore del settore logistica, che dopo aver subito i sequestri da parte della Procura di Palermo, trasferirono le quote della società Europa Trasporti ad una fiduciaria inglese, poi formarono una serie di società che ofrrivano la logistica, la manodopera ed il resto alla Currò Trasporti. Il tutto per evadere il Fisco, eludere le conseguenze del sequestro e continuare ad operare di fatto come prima dei provvedimenti. Adesso i due, difesi dagli avvocati Bonni Candido ed Antonello Scordo, si difenderanno davanti al Giudice per l'udienza preliminare.

(Alessandra Serio)

2 commenti

  1. Ottimo .Ora è tempo di trovare gli altri evasori che sottraggono allo casse dello stato (solo la città di Messina ) oltre un miliardo di euro.
    Professionisti di ogni categoria ,artigiani ,commercianti .
    Ogni giorno commettono il reato di evasione fiscale (senza dare scontrini,ricevute fiscali e senza nessuna fattura ) oltre a tutti i lavoratori in nero (sono come locuste ) e chi è in regola con i contributi non vengono pagati con il netto della busta paga .
    Per finire tutto un magna magna alle spalle delle casse dello stato.
    Possibile che a Messina tutti gli invalidi civile e anche chi è dichiarato inabile al lavoro sono tutti con i requisiti di legge ?(controllate all’Inps basta vedere i pregiudicati e il gioco è fatto )Magna magna

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  2. Ottimo .Ora è tempo di trovare gli altri evasori che sottraggono allo casse dello stato (solo la città di Messina ) oltre un miliardo di euro.
    Professionisti di ogni categoria ,artigiani ,commercianti .
    Ogni giorno commettono il reato di evasione fiscale (senza dare scontrini,ricevute fiscali e senza nessuna fattura ) oltre a tutti i lavoratori in nero (sono come locuste ) e chi è in regola con i contributi non vengono pagati con il netto della busta paga .
    Per finire tutto un magna magna alle spalle delle casse dello stato.
    Possibile che a Messina tutti gli invalidi civile e anche chi è dichiarato inabile al lavoro sono tutti con i requisiti di legge ?(controllate all’Inps basta vedere i pregiudicati e il gioco è fatto )Magna magna

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