Autonomia e Libertà aderisce all'incontro proposto da Reset

Autonomia e Libertà aderisce all’incontro proposto da Reset

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lunedì 30 Luglio 2012 - 08:18

L'associazione comunica la propria disponibilità a partecipare all'incontro del 2 agosto e propone le soluzioni per riformare il sistema

L’Associazione “Art.1 Autonomia e Libertà” condivide l’iniziativa dell’associazione Reset e comunica la propria disponibilità a partecipare all’incontro del 2 agosto.

“Il tema è stato da noi ampiamente discusso – scrive il presidente Alessandro La Cava -. I corsi di formazione, cosi come oggi articolati, sono inutili. Siamo assolutamente convinti che questo sistema vada radicalmente cambiato per una lunga serie di motivi:

– il costo è elevato per singolo soggetto formato (circa 9mila euro)
– il rapporto allievo formato/allievo inserito nel mondo del lavoro è molto basso (10 a 1)
– non esiste un serio controllo sulle attività svolte
– è diventato uno strumento utile per legalizzare il clientelismo (l’indagine di Panorama lo testimonia)
– rende i soggetti dipendenti di questi carrozzoni politici, dei soggetti “diversamente utili” per la società,soggetti deboli che percepiscono i loro salari ogni 6/7 mesi e non sono in grado di programmare nessun tipo di spesa diversa da quella strettamente necessaria per sopravvivere
– manca una ricerca di mercato seria che evidenzia il tipo di formazione che necessita rispetto alle esigenze del mondo del lavoro
– è elevata la coincidenza tra formatori o dipendenti e soggetti che svolgono attività politica all’interno delle varie amministrazioni con un conseguente aggravio di costi per le amministrazioni che sono “costrette per legge” a pagare i contributi previdenziali agli enti di provenienza”.

La Cava propone allora la soluzione: “Il sistema formativo va riorganizzato ed affidato agli istituti
scolastici così da dare una stabilizzazione seria ai tanti precari che sono stati penalizzati
dalle ultime manovre del governo nazionale. Questa proposta consentirebbe di avere una formazione qualificata, maggiore trasparenza, risparmio di risorse oggi distribuite a pioggia e senza controlli, maggiore legalità e minore conflitti di interessi. Il tutto, se sviluppato in sinergia con tutti gli enti pubblici, potrebbe anche creare maggiore occupazione”.

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