Carcere di Gazzi, ennesima aggressione ai danni di un agente: la seconda in tre giorni

Carcere di Gazzi, ennesima aggressione ai danni di un agente: la seconda in tre giorni

Carcere di Gazzi, ennesima aggressione ai danni di un agente: la seconda in tre giorni

venerdì 27 Gennaio 2012 - 09:19

Ad aggredire il poliziotto lo stesso detenuto che nei giorni scorsi ha tentato di aggredire un altro agente. Nicotra: “Chiediamo ancora una volta aiuto ai politici. Da Roma nessuna attenzione”

E’ passato appena qualche giorno (vedi correlato) dall’aggressione subita qualche giorno fa al carcere di Gazzi da un agente che stava riaccompagnando in cella un detenuto del “Reparto Medicina”, ma la storia, purtroppo si ripete ancora. A darne notizie è Mimmo Nicotra, vice- segretario dell’Osapp, sindacato di polizia Penitenziaria: “Ieri alle 22:50 circa lo stesso carcerato del Reparto medicina del carcere che un giorno addietro aveva aggredito un Poliziotto Penitenziario ha posto in essere un’altra aggressione”.

Secondo quanto spiegato dal sindacalista mentre veniva allontanato dalla sua cella il detenuto ha aggredito un altro poliziotto, per poi, durante la notte alle ore 2:00, procurandosi dei tagli profondi nelle parti dell’addome che ne hanno determinato il ricovero al Policlinico dove si trova tutt’ora ricoverato.

“Purtroppo – afferma Nicotra – a Roma non raccolgono i nostri appelli, all’ultimo concorso nessuna unità di Polizia Penitenziaria è stata assegnata in Sicilia e le gravi carenze di personale ormai sono diventate insostenibili, facciamo appello, ancora una volta, ai politici siciliani affinchè rivolgano la loro attenzione alle carceri e soprattutto al fatto che dal Dipartimento di Roma non arrivano segnali.”. Un problema crescente che sebbene in questa circostanza abbia visto per due volte protagonista lo stesso detenuto, segno evidente di particolare disagi del soggetto, dall’altro pone i riflettori su un sistema, quello appunto carcerario, che merita necessariamente la dovuta attenzione.

Sulla vicenda interviene anche il segretario provinciale dell’Osapp, Salvatore Chillemi: “
Questa situazione sta ingenerando sia nel personale che nella popolazione detenuta elevati indici di stress psico fisico, che nello specifico nel caso dei detenuti puo’ ed già ha portato a momenti di tensione che di recente hanno portato anche ad un’aggressione al personale di polizia”.

“Quest’ultimo atto di violenza – afferma Eugenio Sarno, UIL Penitenziari – riporta all’attualità le denunce della sulle condizioni del carcere messinese. Ovviamente anche il sovrappopolamento della struttura concorre ad aggravare il quadro generale. Oggi si registra la presenza di 409 detenuti a fronte di una disponibilità di circa 180 posti (considerata la chiusura di un padiglione per lavori di ristrutturazione). Ciò origina quella promiscuità , già denunciata, tra detenuti comuni e pazienti negli ambienti di ospedalizzazione del Centro Clinico. E’ del tutto evidente che Messina paga lo scotto di ataviche disattenzioni da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Anche sul fronte del personale non vanno certo meglio. Rispetto all’organico decretato mancano circa 50 unità, che in un quadro di emergenza, come quello attuale, concorrono ad ampliare le difficoltà operative “

La UIL Penitenziari sulla scorta della previsione di chiusura degli OPG nel 2013 rilancia la proposta di riconvertire la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto: “Oramai è evidente, inevitabile, che gli OPG saranno soppressi. Ci pare opportuno, quindi, cominciare una seria riflessione sulla possibilità di riconvertire la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto. Quella è una struttura che ben si presta ad essere riconvertita in carcere. Dispone di spazi e locali idonei. In tal modo il territorio messinese potrebbe disporre di un secondo istituto, di cui ha assolutamente bisogno, come dimostra il perenne sovraffollamento del Gazzi. Facciamo appello – conclude Eugenio SARNO – all’Amministrazione Penitenziaria Centrale ed a quella regionale perché si avvii una approfondita valutazione nel merito della proposta”

Un commento

  1. riattivare i carceri di massima sicurezza come PIANOSA lì si che non hanno a chi rompere le p.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED