Furci. A colloquio con l'Arcivescovo, al fianco dei fedeli in attesa di un nuovo parroco

Furci. A colloquio con l’Arcivescovo, al fianco dei fedeli in attesa di un nuovo parroco

Carmelo Caspanello

Furci. A colloquio con l’Arcivescovo, al fianco dei fedeli in attesa di un nuovo parroco

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lunedì 23 Settembre 2019 - 07:00

Mons. Accolla ha battezzato una bimba ed ha annunciato che presiederà la Novena dell'Aurora in vista della festa della Patrona. "Padre Massimo ha lavorato bene. Il successore? Ci sto pensando. Al momento è più importante essere qui". La passeggiata sul lungomare...

FURCI SICULO – “Mi piace sentire il suono del mare, delle onde. Fanno parte della bellezza del creato. Mi dà tanta serenità”.

L’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, ha finito da qualche minuto di battezzare una bimba nella chiesetta della Madonna della Lettera (la chiesa Madre è chiusa per ristrutturazione), stracolma in ogni ordine di posto. In tanti restano fuori. Un pastore in mezzo al suo gregge, alla comunità, da giovedì scorso in attesa di un nuovo parroco. Una comunità che il presule non ha lasciato e non lascerà sola.

Finita la funzione, poco dopo le 19, l’arcivescovo imbocca la via che conduce sul Lungomare, incamminandosi per una passeggiata. Lui, da solo (nella foto), accompagnato dalla “voce” del mare, dal suo odore. Incantato dalla bellezza del luogo. Mentre il segretario celebra la Messa della domenica.

Eccellenza, a Furci per la terza volta in una settimana…

“Era doveroso per questa comunità, guidata fino a pochi giorni addietro con zelo da padre Massimo Briguglio, che comunque rimarrà nella sua Furci, nella parrocchia di Grotte. Ha lavorato bene. Ha fatto tanto per la formazione, nell’ambito della catechesi. Ho notato fedeli preparati. Forse un po’ rammaricati per quanto sta accadendo in questi giorni. Ma nessuna azione eclatante, come è giusto che sia. I fedeli e padre Massimo Briguglio non rimarranno soli. L’arcivescovo è con loro, possono contare su di me”.

Per Furci si avvicina la festa della Madonna del Rosario, Patrona di questa cittadina. Una festa prettamente religiosa. Un momento importante, che racchiude in se la storia di questo popolo…

“E noi ci saremo”, risponde sorridendo l’arcivescovo, anche a chi sosteneva che quest’anno forse sarebbero saltati i festeggiamenti. Compreso il tradizionale Rosario dell’Aurora, quel canto soave dell’Ave Maria che nei nove giorni che precedono la solennità della Vergine, alle 5,30, echeggia in tutti i quartieri del paese.

Eccellenza, quindi il Rosario dell’Aurora e la celebrazione eucaristica del mattino durante la novena ci saranno…

“Certo. E ci saremo anche io e mons. Cesare Di Pietro, il vescovo ausiliare. Mons. Di Pietro verrà il primo giorno, il 27 settembre. Nei giorni successivi verrò io personalmente e dal 2 al 5 ottobre ci sarà padre Ettore Sentimentale”, vicario episcopale e parroco del santuario della Madonna del Carmelo a S. Teresa di Riva.

Cosa si aspetta da questa comunità?

“Che sia unita, che cammini insieme nell’unica direzione possibile, quella che porta a Cristo. Questo, qui e altrove, deve essere l’obiettivo della Chiesa. Di una Chiesa che altrimenti non sarebbe credibile. Purtroppo la società che ci circonda non ci aiuta, ci distoglie dai problemi veri. Penso ad esempio a chi per il profitto, nel mondo imprenditoriale, spesso toglie la dignità al lavoratore. Alle famiglie che la dignità la perdono perché non hanno una casa. Ai giovani costretti ad andar via per realizzarsi. Ai problemi che attanagliano tante persone nella quotidianità. Mi batto per questo e continuerò a farlo”.

Chi sarà il successore di padre Massimo Briguglio?

“Sono circolati dei nomi, ma in realtà ci sto ancora pensando. Sto ponderando la scelta. Al momento era importante altro, essere presente e dimostrare tutta la mia vicinanza a padre Massimo che, ripeto, ha operato bene in questa parrocchia. Non appena avrò deciso, si saprà anche chi sarà il sacerdote al quale sarà affidata la parrocchia della Madonna del Rosario”.

Monsignor Accolla prosegue la passeggiata sul lungomare congedandosi dopo la chiacchierata con il cronista, protrattasi per una ventina di minuti. “Mi raccomando – è il suo monito – voi giornalisti, i media, avete un ruolo fondamentale nella società. Raccontate sempre la verità, battetevi per una informazione corretta, costruttiva, a volte diversa da quella che ci raccontano i nostri politici. O politicanti”.

Ed infine: “So che qui a Furci c’è una pasticceria rinomata in tutto il comprensorio, e non solo. Ecco, serve a rendere la vita un po’ più dolce…”.

Una calorosa stretta di mano. E via con passo lento sul marciapiede quasi deserto del lungomare, già lontano dalla folla e dai frastuoni estivi. E quel sorriso sul volto di un Arcivescovo (che ama stare tra la sua gente, come il pastore in mezzo alle pecore), che d’un tratto si perde tra i pensieri e le ansie di un Padre. Che, quando il caso lo richiede, come un buon Padre, sa anche essere deciso e autorevole.

Carmelo Caspanello

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