Arancia meccanica a Furci, 5 condanne e 3 proscioglimenti

Due rinvii a giudizio, 5 condanne – 4 patteggiate ed una emessa col rito abbreviato – assoluzioni e proscioglimenti parziali per quasi tutti. E’ questo il bilancio dell’udienza preliminare celebrata ieri e scaturita dall’indagine dei Carabinieri di Taormina sulla gang che per un anno e mezzo ha seminato il terrore tra Furci e Santa Teresa Riva. Un manipolo di giovani che tra botte, ruberie ed incendi tenevano sotto sacco il comprensorio.

In mezzo ci fini’ anche un ispettore di polizia, Giorgio Pitasi, padre di uno dei ragazzi, per aver violato la banca dati di servizio alla ricerca di informazioni su eventuali inchieste in corso sul figlio.

Ecco il dettaglio dei patteggiamenti: 3 anni e 10 mesi di reclusione per Giuseppe Macrì; 3 anni e 4 mesi per Gabriele Pitasi – che ha scelto l’abbreviato per un’altra accusa, 8 mesi- un anno e 8 mesi per Claudio Micali; un anno e 4 mesi e pena sospesa per Giovanni Curcuruto. Hanno scelto il rito ordinario il romeno Joan Palade, che rispondeva di un caso di danneggiamento, e l’ispettore Giorgio Pitasi: per loro il processo comincera’ il prossimo 17 settembre. Prosciolti con formula piena da tutte le accuse Andrea Cantali Rappato, Emanuele Cantali Rappato e Andrea Costantino.