Atm nel mirino dell’Orsa, duro botta e risposta tra il sindacato e Cacciola

L’Orsa continua a puntare il dito contro l’Atm. Ieri il sindacato aveva annunciato un sit-in di lavoratori e l’inizio dello sciopero della fame a Palazzo Zanca per ottenere l’attenzione del sindaco Accorinti, oggi però la protesta si è ridimensionata. Il segretario Mariano Massaro e un piccolo gruppo di esponenti del sindacato si sono recati al Comune per chiedere un incontro con il primo cittadino, che però era fuori città. Dopo aver interloquito con la segreteria hanno ottenuto la garanzia di un incontro nel più breve tempo possibile e la protesta è rientrata.

Pesanti le accuse che il sindacato continua a muovere nei confronti dell’azienda trasporti e che erano state raccolte in una lettera indirizzata ad Accorinti. Accuse a cui però intanto l’amministrazione ha deciso di rispondere punto su punto: «Siamo disponibili ad incontrare nei prossimi giorni i rappresentanti di tale organizzazione sindacale, ma ricordiamo che i risultati eccellenti raggiunti in questi ultimi anni dall’Atm sono evidenti e riconosciuti dalla cittadinanza e dalla stragrande maggioranza dei dipendenti. Sono frutto di un lavoro competente, determinato e professionale del management dell’azienda e dell’Amministrazione, insieme all’impegno del personale ATM; non certo, come Orsa afferma, avvenuto grazie a finanziamenti di precedenti Amministrazioni» scrivono Accorinti e il vicesindaco Gaetano Cacciola replicando prima di tutto al fatto che i bus sono stati acquistati con i fondi di vecchie amministrazioni. E’ vero che si tratta di finanziamenti che risalgono ad una programmazione di dieci anni fa, è anche vero però che in questi dieci anni nessuno aveva lavorato per ottenere quelle risorse che Messina altrimenti avrebbe perso.

Cacciola ricorda poi che «in questo ultimo periodo il contributo annuo del Comune all’Atm è diminuito sensibilmente da 21 a 14 milioni di euro e quindi i risultati eclatanti derivano da una riorganizzazione aziendale e dall’impegno dei lavoratori, che hanno ritrovato l’orgoglio dell’appartenenza ad Atm». L’azienda, in base al piano industriale e al contratto di servizio, ha infatti visto calare il contributo che il Comune eroga, ma questo sembra non aver inferto nessun colpo, segno che l’Atm ha imparato a camminare sulle sue gambe.

Sulla questione delle carriere veloci e delle promozioni anomale segnalate da Orsa, l’Amministrazione e il personale Atm evidenziano che «in questi anni le scelte aziendali sono state correttamente improntate al criterio della professionalità e della meritocrazia, non certo ad altre motivazioni, come sostiene ORSA e avveniva nel recente passato. Se la richiesta di questo sindacato è intesa a difendere il comportamento di qualche singolo che non ha correttamente svolto il proprio compito e non ha garantito il servizio, l’Amministrazione fa presente che continua e continuerà a fianco dell’azienda a difendere i principi della meritocrazia, del rispetto delle regole, del miglior servizio ai cittadini e della salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori».

Una replica che il sindacato non ha gradito e alla quale ha immediatamente voluto rispondere. «I lavoratori che stamani hanno manifestato per essere ricevuti dal Sindaco Accorinti non sentivano il bisogno di una risposta dell’Assessore Cacciola, di cui già conoscono l’assoluta complicità con una direzione aziendale che lui stesso ha voluto ed è stata realizzata con la nomina diretta, sulla fiducia, del Direttore Generale. Se la meritocrazia di cui parla l’Assessore nella sua nota è quella delle nomine dirette che evitano la competizione fra candidati, allora siamo ancora più convinti che questi metodi torbidi vadano contestati con ogni strumento». Il sindacato ribadisce quanto aveva già elencato nella lettera, puntando il dito contro selezioni interne poco chiare, promozioni e avanzamenti di carriera.

«Prima di parlare di “singoli che non adempiono il loro dovere” l’assessore Cacciola dovrebbe informarsi e spiegare all’utenza se un conducente che rientra un tram in deposito perché, in piena stagione estiva, non funziona l’impianto di condizionamento, o peggio è difettoso il sistema frenate, è un fannullone o un lavoratore responsabile».

Infine, l’Orsa ribatte anche sull’acquisto dei nuovi bus, definendo “triste” l’assunzione di paternità dell’assessore che ne vanta il totale merito, rimarcando che i fondi risalgono al 2007, quindi senza alcun miracolo.

«I lavoratori dell’Orsa faranno tesoro dell’impegno del Sindaco a riceverli, non perderanno l’occasione per spiegare al primo cittadino che dietro tanta propaganda esiste poco meritocrazia e tanto nepotismo».