La sindrome di Adamo ed Eva in salsa siciliana

La sindrome di Adamo ed Eva in salsa siciliana

Rosaria Brancato

La sindrome di Adamo ed Eva in salsa siciliana

domenica 05 Agosto 2012 - 07:56

Finito anticipatamente il governo Lombardo il nuovo sport dei partiti siciliani è lo scaricabarile: tutti contro il peggior governo degli ultimi decenni. Dimenticano che, dal 2008 ad oggi, a turno, lo hanno fatto eleggere e poi sostenuto. Tra i 30 assessori cambiati in 4 anni ci sono anche tre messinesi. Il Presidente non può aver fatto tutto da solo, qualcuno lo ha aiutato....

Un mio amico sostiene che il primo scaricabarile risale al Giardino dell’Eden, lo chiama la “sindrome di Adamo ed Eva”, perché quando Dio chiese ad Adamo chi aveva mangiato la mela lui non ci pensò due volte e da gran galantuomo qual era additò la peccaminosa compagna.

Da allora fu un susseguirsi di scaricabarile di responsabilità più o meno importanti. In Sicilia la sindrome di Adamo ed Eva ha colpito l’intero arco dei partiti perché dopo 4 anni di governo Lombardo tutti lo evitano come la peste, dimenticando che ci hanno fatto alleanze ed affari.

E’ come se il governo Lombardo sia spuntato improvvisamente come un fungo nel giardino dell’Ars senza che nessuno ne avesse mai piantato il seme, una sorta d’inseminazione artificiale piombata da chissà quale pianeta. Invece no, non è così. Ripassiamoci la storia di questo fungo che tutti, a turno, hanno innaffiato in 1.570 giorni facendolo sbocciare.

A lanciare Raffaele da Grammichele quale candidato alla Regione fu Silvio Berlusconi, che indirizzato da Schifani ed Alfano lo preferì a Miccichè. Il 24 febbraio del 2008 ad Acireale tra le bandiere della Trinacria e dell’Evis (l’esercito di volontari per l’indipendenza della Sicilia) Lombardo fu ufficialmente “insignito” della candidatura, alla presenza di Schifani ed Alfano. A marzo il futuro governatore era sul palco della Fiera accanto a Berlusconi cantando “Meno male che Silvio c’è”.

Il 14 aprile del 2008 l’alleanza di ferro doppia con un 60% la Finocchiaro e sbarca a Palazzo d’Orleans. Di lì a poco Lombardo si sbarazza dell’amico di sempre Cuffaro, eliminando uno ad uno i suoi uomini, fino ad arrivare, nel maggio 2009 al primo rimpasto, il Lombardo bis. In quei mesi il governatore stringe un asse con Miccichè con lo slogan delle “geometrie variabili”. Nell’estate del 2009 iniziano le frizioni con il Pdl, dopo le Europee, ed in giunta entrano i fedelissimi di Miccichè e i finiani che di lì a poco usciranno dal Pdl lealista. Lombardo contesta a Berlusconi il mancato arrivo di 4 miliardi di fondi Fas, e in Parlamento si astiene dalla fiducia. A fine 2009 salteranno anche gli ultimi uomini del Pdl lealista (tra i quali il messinese Beninati) ed il Lombardo ter si fa più definito. In quei mesi infatti il Presidente aveva già cenato con D’Alema, dando vita al noto “patto dell’orata” che sancisce il fidanzamento con il Pd e poi in riva allo Stretto con Francantonio Genovese durante la vigilia di Natale. Il nuovo governo Lombardo vedrà quindi l’ingresso di due tecnici di area Pd, Piecarmelo Russo e il messinese Mario Centorrino. I problemi giudiziari arrivano con la primavera: il 27 marzo del 2010 arriva l’indagine della Procura di Catania nei confronti di Lombardo e del fratello Angelo. Sarà l’inizio di una lunga e controversa vicenda giudiziaria che finirà con lo spaccare anche la Procura catanese. Nel marzo di quest’anno la richiesta avanzata dal pm di archiviazione non sarà accolta dal gip, che dispone invece l’imputazione coatta per il leader dell’Mpa.

Tornando al 2010 il governatore dopo aver rotto con il Pdl ufficiale torna a far pace con l’Udc (scaricata un anno prima) nel frattempo guidata dal messinese Gianpiero D’Alia e vara il Lombardo quater. E’ una pace poco duratura anche questa perché finirà nel gennaio del 2012 quando gli uomini di D’Alia toglieranno definitivamente il sostegno al governo regionale. Dal 2010 al 2012 però Mpa, Fli e Udc, insieme all’Api avevano avviato il percorso del Terzo Polo, che finisce con il naufragare. Fedelissimi a Raffaele fino alla fine della legislatura restano i colonnelli finiani (in giunta c’è un altro messinese, Daniele Tranchida).

L’ultimo scorcio di un mandato che ha visto cambiare ben 30 assessori in 4 anni è stato un lentissimo stillicidio, che ha portato alla sostituzione di 8 su 12 assessori. Il Pd ha sempre vissuto in modo contrastato il matrimonio con gli autonomisti, ma, nel bene e nel male, come ogni matrimonio che si rispetti, è rimasto sotto il talamo nuziale fino al Lombardo 5, quello pre-elettorale che ha visto accompagnati alla porta i tecnici di area Pd.

In sintesi, poiché la storia è storia, Lombardo non è fungo: è diventato governatore con il Pdl e Udc, ha continuato per due anni a governare grazie a Pdl e Udc (a fasi alterne) a lungo con il Pdl di Miccichè poi diventato Grande Sud, infine con Fli e Pd fino a giugno 2012, ovvero l’altro ieri. Proprio solo soletto non è stato in questi anni. E anche Messina ha dato i suoi assessori alla giunta: Nino Beninati (Pdl), Mario Centorrino (area Pd), Daniele Tranchida (Fli). In quattro anni, sia pure in periodi diversi Messina è stata in giunta con suoi uomini e l’appoggio dei partiti messinesi, sia pure in periodi alterni e diversi è stato dato.

Troppo facile adesso fare il tiro al bersaglio sul “governo peggiore degli ultimi decenni” come se nessuno ne abbia fatto parte, lo abbia sostenuto a vario titolo. Mi ha colpito, giovedì sera al dibattito di Reset una dichiarazione di Buzzanca, quando un ragazzo gli ha chiesto come mai in 4 anni da deputato regionale non avesse mai presentato un disegno di legge per una seria riforma della formazione: “Io ero all’opposizione”. Il termine opposizione non significa “impotenza”, tutt’altro, dovrebbe spingere ad un’azione vibrante e instancabile. Chi è all’opposizione non è in vacanza né legato mani e piedi o con un bavaglio che gli impedisce di parlare. A “babbo morto”, come si dice….oggi si spara a zero, dimenticando che questo “fungo” l’hanno seminato e innaffiato tutti. Adesso non si può far campagna elettorale come se avesse fatto tutto da solo, esattamente come Eva che si è mangiata la Mela proibita. Bè, almeno Adamo poteva rimproverarla, prendere la clava e darle una legnata. Invece no…..perchè anche ad Adamo piacciono le Mele.

Rosaria Brancato

7 commenti

  1. Un fungo velenoso è sempre velenoso…
    I messinesi sono quelli che meno hanno contato in questi anni Lombardiani.
    Si sono alternati per brevi periodi solo 3 messinesi, forse perchè utili a creare nuove alleanze.
    Per quanto riguarda la nostra provincia, ha conosciuto solo la mannaia dei tagli regionali in tutti i settori, specie in quelli indispensabili come la sanità, con la chiusura di tante piccole ma indispensabili strutture, la depredazione del polo oncologico, il ridimensionamento dello storico ospedale Piemonte ec.ect.
    E’ vero che che è all’opposizione deve attivarsi comunque…ma non può assolutamente essere responsabile del peggior governo siciliano di sempre.
    La responsabilità è di chi ha governato….
    Buzzanca viene sempre tirato in ballo.
    Non vedo in questo caso il motivo…forse ha ritenuto inutile proporre un disegno perchè non sarebbe stato preso in considerazione. Doveva farlo lo stesso? Che sarebbe cambiato?…Non si può difendere l’indifendibile peggior governo siciliano di sempre, spostando l’attenzione su fatti piuttosto banali che niente hanno a che vedere con la serie di disatrosi governi Lombardiani.

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  2. Buongiorno, dott.ssa Brancato condivido a pieno la sua analisi politica di Messina e i suoi rappresentanti. Aggiungo che, quanto ho già scritto nei giorni scorsi, spero di vedere nascere una sinergia che ridia orgoglio e dignità ai messinesi, in modo da poter rinvigorire la nostra posizione sia regionale che nazionale.

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  3. puzza di bruciato 5 Agosto 2012 11:15

    Tutti costoro che ci hanno ridotto in queste condizioni pietose visto che evochiamo Adamo ed Eva devono fare la stessa fine: una “cacciata” dal paradiso con biglietto di solo andata… ecco la soluzione. Ma senza ripensamenti…

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  4. Per Luci065…. l’analisi politica della regione Siciliana, non di Messina.

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  5. demometacratico 5 Agosto 2012 15:40

    “E’ vero che che è all’opposizione deve attivarsi comunque…ma non può assolutamente essere responsabile del peggior governo siciliano di sempre.
    La responsabilità è di chi ha governato….”

    Te lo dico in due parole: chi è all’opposizione ha il DOVERE di opporsi e VIGILARE. Se non lo fa è COMPLICE. E lo sappiamo tutti.

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  6. A turno tutti sono stati all’opposizione…tranne il movimento di Lombardo.Ovvio che chi è all’opposizione ha il dovere di vigilare. Ma è sempre minoranza e nei governi di Lombardo che a me personalmente sono sembrati una specie di dittatura basata sui commissariamenti, le opposizioni ci sono state, le contestazioni alle decisioni scandalose fatte contro Messina ed i messinesi ci sono state…. dal teatro al Piemonte….Se si sono succeduti 5 diversi governi Lombardo, con la continua sostituzione di assessori che non gradivano i sistemi lombardiani…La contestazione è stata fatta dall’opposizione ma anche dagli stessi partiti di governo sostituiti in continuazione da Lombardo con nuove alleanze e nuovi governi ma i risultati sono chiari e purtroppo disastrosi…..
    Spero che il prossimo sia un governo stabile con chiari obbiettivi di crescita e sviluppo, di intervento sul territorio…ect…..Un governo proficuo aiutato da un’attenta opposizione…
    A mio modo di vedere l’ultimo governo siciliano è stato barcollante ed instabile…con un susseguirsi di personaggi e partiti che da governo diventavano opposizione con cambiamenti continui di strategie ed alleanze….senza una stabile collocazione…

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  7. I miei occhi vedranno mai un presidente della regione Messinese…..
    ahahahaha vi è puiaciuta????
    🙂

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