Occupazioni ed autogestioni. La mappa dei licei messinesi “agitati”

Una settimana di vera e propria agitazione per le scuole messinesi che, dopo cortei in piazza ed assemblee permanenti, sono passate ai fatti. E' cominciato tutto lunedì, quando l’istituto nautico Caio Duilio ha richiesto l’autogestione alla Preside, respinta la richiesta i ragazzi hanno cercato di mediare, riuscendo a trovare un compromesso: un'autogestione "didattica", all'interno della quale si svolgeranno lezioni ed attività varie. Il punto della settimana di iniziative è portare agli occhi dell'opinione pubblica lo stato della struttura, troppo piccola per ospitare tutti gli iscritti e senza ancora la possibilità di spostarsi in una succursale. Sempre lunedì anche il liceo Seguenza ha avviato l’autogestione, in questo caso nella solita forma, proclamandola fino a venerdì.

L'istituto tecnico Verona Trento ha seguito la scia del plesso di via la farina e di via sant'Agostino, avviando una forma di autogestione concordata con la dirigenza: gli alunni attraverso incontri e conferenze mirate, affronteranno temi culturali, civili e sociali al fine di fare scuola in una maniera innovativa, rompendo i muri delle aule e creando un ambiente quasi poliedrico.

I licei classici del territorio peloritano, invece, hanno optato per una via decisamente più dura. Maurolico e La Farina, infatti, sono, da questa mattina, ufficialmente occupati. Il regio liceo ha deciso di alimentare lo stato d’agitazione dopo i risvolti della protesta di ieri mattina: i giovani, scesi in piazza per ottenere risposte riguardo la famosa "questione aule" che affligge il loro circondario come il liceo Seguenza, non hanno potuto incontrare il sindaco Accorinti, come da loro richiesto; di conseguenza è scattato l’assedio della sede scolastica che, come altro motivo basilare, trova lo stato negativo del complesso didattico.

Il liceo La Farina ha invece avviato una vera e propria lotta di stampo politico: la riforma "buona scuola" non piace agli scolari di via oratorio della pace che, dopo una stato di riflessione su che decisione prendere, anche tenendo conto delle carenze dell’edificio, hanno deciso di interrompere il servizio educativo occupando.

Non pervengono notizie da altri istituti ed attualmente solo Caio Duilio, Verona Trento, Seguenza, Maurolico e La Farina rappresentano i punti di resistenza studentesca cittadina. Che se ne aggiungano altri prima delle vacanze di natale? Ai posteri l’ardua sentenza.

Claudio Panebianco