cronaca

Hackerato sito del Centro Fauna Selvatica, senza colpevoli danno per i volontari?

MESSINA – No all’archiviazione delle indagini: il centro di recupero Fauna selvatica “Stretto di Messina è un baluardo importante della biodiversità e non può restare impunito il danno al sito, hackerato tra il 16 e il 16 settembre dello scorso anno.

La richiesta è di Deborah Ricciardi, rappresentante del centro, che si è affidata agli avvocati Francesco Rizzo e Salvatore De Natale per l’opposizione alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura di Messina.

Il sito contava oltre 10 mila follower ed era un importante vetrina per le attività dei volontari, nonché utilissimo strumento di collegamento gli animalisti, gli altri operatori e l’associazione, da tempo impegnata per la tutela delle diverse specie che vivono nei Peloritani e in Sicilia Orientale.

Per la Procura non è possibile individuare i responsabili del reato. Ma i legali non si danno per vinti e ora chiedono al Giudice per le indagini preliminari di non mandare in soffitta il fascicolo ma anzi dare nuovo input agli accertamenti, indicando le attività da effettuare, visto che sin qui non si è proceduto.