Sulla grande opera riserve di Marcin Nowacki, presidente della commissione Trasporti al Comitato economico e sociale europeo
Il ponte e i dubbi in Europa. Delle dichiarazioni infiammano il dibattito anche in Italia. “Il ponte sullo Stretto di Messina potrebbe rappresentare un progetto d’interesse europeo? Le controversie che da tempo circondano il progetto indicano che è difficile produrre analisi e dati che giustifichino chiaramente un investimento di tale portata. Vanno analizzati i rischi e la fattibilità economica, tenendo conto delle esigenze di sviluppo infrastrutturale su entrambe le sponde dello Stretto”. Così, in un’intervista con Eunews, Marcin Nowacki, vicepresidente dell’Unione degli imprenditori e dei datori di lavoro (Zpp) polacca e presidente dell’Alleanza europea delle imprese (Eea). E presidente della commissione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell’informazione (Ten) al Comitato economico e sociale europeo (Cese).
“Prima di costruire un ponte – sostiene Nowacki – dovremmo chiederci se il miglioramento dei collegamenti ferroviari e marittimi non possa essere una soluzione migliore e più ecologica. Se il ponte non apporta un chiaro valore aggiunto alla rete più ampia, o rischia di sottrarre fondi ad altri progetti importanti, allora è difficile giustificarlo. La connettività è fondamentale, ma dal punto di vista europeo deve servire un interesse più ampio, non solo le ambizioni locali”.

È il ponte sullo Stretto
Una bufala assai bieca:
Il progetto è una ciofeca
E l’ Europa non lo vuol.
Persona intelligente.
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
Il no a prescindere e’ una condizione fondamentale per bloccare lo sviluppo di una regione che ,per la sua posizione geografica ,per il suo numero di abitanti,per le esigenze logistiche, ne ha assolutamente bisogno
Mettere dubbi sulla necessità di migliorare i collegamenti sulla dorsale nord /sud Europa e ‘ da míopi e tipico di un’Europa capace di dare direttive sulla misura delle zucchine,sulle dimensioni delle vongole e di come fare i tappi di bottiglia non certo quella di consentire lo sviluppo che ci e sempre stato negato
Non serve a niente, fare una bella flotta comunale a prezzi calmierati darebbe lavoro e eviterebbe quello che in economia si chiama monopolio, e poi investire sulla città in maniera seria questo è quello che serve a Messina..no ” U Ponti”!!
Ma questo Sig. Carneade Polacco adesso mette in dubbio pure decisioni già prese a livello europeo (corridoio TEN Helsinki Palermo)? E ancora rimesta le acque riguardo l’utilità socio-economica e ambientale del Ponte, peraltro per una Regione, la più grande e tra le più popolose d’Italia, che necessita disperatamente di sviluppo per fermare l’emorragia di giovani costretti per fame alla fuga dalla loro terra?
SE ancora questo signore ha dei dubbi nel merito vuol dire che non merita la poltrona in cui siede.
Come si fa a non vedere l’importanza del Ponte sulla comunicazione viaria e tranviaria non solo per la Sicilia e la Calabria, per il resto del sud Italia ma per tutta l’Italia e di conseguenza per l’Europa. Ma da quello che si legge nell’articolo mi pare chiaro che questo signore non conosce la situazione reale dei luoghi e dei suoi problemi, ma non è neanche al corrente di tutti i lavori infrastrutturali in corso d’opera e quelli programmati per il miglioramento veicolare e treni in Sicilia , Calabria e nel resto del sud Italia. Però la domanda è lecita: ” non è che questo signore appartiene alla sinistra europea ? “.