"I 91 milioni per l'ospedale Piemonte e il Neurolesi: un'attesa lunga otto anni"

“I 91 milioni per l’ospedale Piemonte e il Neurolesi: un’attesa lunga otto anni”

Redazione

“I 91 milioni per l’ospedale Piemonte e il Neurolesi: un’attesa lunga otto anni”

domenica 07 Settembre 2025 - 09:13

L'Ugl di Messina denuncia "un pantano burocratico". Il finanziamento non è arrivato e la ristrutturazione dell'ospedale Piemonte è rimandata

MESSINA – “L’atteso finanziamento da 91 milioni di euro per il Centro neurolesi Bonino Pulejo: inaccettabile l’ennesimo stallo. Serve un intervento immediato”. L’Ugl Salute Messina fa riferimento al “finanziamento destinato nel lontano 2017 dal ministero della Salute e “ancora impantanato tra
iter burocratici e ritardi incomprensibili”.

Il sindacato “ricorda che già lo scorso giugno, in occasione dell’incontro presso la VI Commissione dell’Assemblea regionale siciliana, era stata l’unica sigla sindacale a sollevare pubblicamente la necessità di intervenire con urgenza per sbloccare le risorse, evidenziando i rischi ancora reali. Dopo otto anni dall’assegnazione delle risorse è inaccettabile e incomprensibile che il finanziamento non sia ancora disponibile – dichiarano i segretari Ugl Salute Messina Fabrizio Denaro e Ugl Utl (Unione territoriale del lavoro) Messina Tonino Sciotto – Una struttura sanitaria di eccellenza non può restare ostaggio della burocrazia, soprattutto in un momento storico in cui è necessario potenziare i livelli assistenziali e le attività di ricerca scientifica per i pazienti e il territorio”.

L’Ugl ricorda pure “la lunga e difficile battaglia condotta per salvare l’ospedale Piemonte e consentirne l’accorpamento all’Irccs ( Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) Bonino Pulejo. Un impegno (con l’obiettivo di una ristrutturazione di buona parte della struttura, n.d.r.) che oggi rischia di essere vanificato se non si garantirà l’attuazione del programma di investimenti previsto. Il nostro appello è chiaro: la politica, le istituzioni, le organizzazioni sindacali e l’intera città devono unirsi per salvaguardare questo finanziamento e il futuro dell’Irccs, che rappresenta un presidio d’eccellenza per la sanità siciliana e nazionale. Ugl Salute Messina e Ugl Utl Messina ribadiscono la propria disponibilità a intraprendere ogni azione necessaria affinché queste risorse vengano sbloccate senza ulteriori ritardi”.

I progetti per i 91 milioni

I 91 milioni del ministero della Salute erano destinati per finalità di edilizia sanitaria e per l’ospedale Piemonte erano vitali, viste le condizioni della struttura e di gran parte dei padiglioni. La fusione tra Neurolesi e Piemonte venne decisa proprio per salvare l’ospedale del Viale Europa che altrimenti rischiava un lento smantellamento. Oltre la metà del finanziamento quindi, 51 milioni, erano destinati proprio al Piemonte. Numerosi gli interventi previsti: dall’adeguamento sismico alla ristrutturazione dei padiglioni, dalla creazione di ambulatori specialistici all’ampliamento del pronto soccorso, dalla realizzazione del reparto di psichiatria al parcheggio multipiano, alla palestra e piscina per la riabilitazione, al laboratorio di patologia clinica. E ancora servizi, nuove degenze, sala conferenza, punto centralizzato del 118, pronto soccorso di psichiatria ed il tecnopolo della ricerca. Quanto all’Irccs era prevista la ristrutturazione della sede di Casazza e la creazione di ambulatori e alloggi per il reinserimento, interventi all’istituto Marino di Mortelle, l’acquisizione di nuove tecnologie come la risonanza magnetica 7 Tesla (la prima in Italia di nuova generazione), il delfinario.

Nel 2018 il ricorso

L’iter dei 264 milioni di euro stanziati dalla ministra Lucrezia Lorenzin è stato piuttosto travagliato. Dopo l’annuncio nel settembre 2017 il decreto viene firmato a fine gennaio 2018. Ma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, presenta ricorso alla Corte costituzionale, sostenendo che la ripartizione di fondi doveva essere decisa in sede di Conferenza Stato-Regioni. Risolto il primo ostacolo a fine dicembre 2018m i fondi vengono confermati. Da quel momento la palla passa alle Regioni. Ma, ancora oggi, queste somme non sono arrivate al’Ircss Bonino Pulejo.

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