Lavoro

“I salari più bassi dello Stretto”. Sciopero dei marittimi di Meridiano Lines

Tornano venti di burrasca sullo Stretto di Messina. Sta volta ad incrociare le braccia mercoledì 17 maggio, dalle 14 alle 22, saranno i lavoratori marittimi di Meridiano Lines, società privata di navigazione che espleta servizio di traghettamento commerciale nella tratta dal porto di Tremestieri a Reggio Calabria.

“60 lavoratori anello debole”

“Da tempo abbiamo acceso i riflettori sulla necessità di dare regole certe al mercato del traghettamento sullo Stretto di Messina – dichiarano Michele Barresi e Nino Di Mento, rispettivamente segretario generale e segretario aggiunto Uil trasporti Messina – affinché il mercato e la concorrenza tra vettori non sia basata sul massimo ribasso del costo del lavoro ed in quest’ottica che chiamiamo allo sciopero i 60
lavoratori di Meridiano Lines che rappresentano ad oggi l’anello più debole della catena con livelli stipendiali di gran lunga più bassi di tutto lo Stretto”.

“Niente risposte”

Da mesi la Uil trasporti ha intrapreso “un difficile confronto con la società, poco avvezza fino a quel momento al dialogo coi sindacati”, al fine di arrivare alla condivisione di un contratto integrativo che “a fronte della sempre maggiore produttività richiesta dall’armatore potesse portare i salari dei marittimi ad un livello dignitoso in un frangente di grave crisi economica dove le famiglie non riescono a far fronte ai continui rincari e all’inflazione, ma dobbiamo constatare – continuano Barresi e Di Mento – che non abbiamo ricevuto concrete risposte neppure su numerose indennità e competenze contrattuali arretrate che questa azienda ha impropriamente non riconosciuto negli anni. Riteniamo che con l’impegno di sindacati e armatori si debba progressivamente superare il dumping salariale che riscontriamo sullo stretto di Messina uniformando regole e salari per tutti i marittimi – conclude la Uil trasporti Messina – alla luce della complessità del libero mercato e della navigazione in quest’area occorre operare per coniugare una legittima concorrenza tra vettori con una buona occupazione e la sicurezza nel lavoro”.