Idrico, il Garante della concorrenza contro il Comune di Reggio

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Redazione

Idrico, il Garante della concorrenza contro il Comune di Reggio

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mercoledì 23 Novembre 2022 - 11:05

L'Unc: "l'ente non ha messo in chiaro gli importi prescrittibili nel giro di un biennio, continuando a richiedere somme indebitamente"

REGGIO CALABRIA – Su ricorso dell’Unione nazionale consumatori Calabria, l’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, in conformità al Codice del consumo, ha avviato un procedimento nei riguardi del Comune di Reggio Calabria e della Hermes S.r.L. per pratiche commerciali scorrette e violazioni dei diritti dei consumatori.

Hermes, Unc e la prescrizione biennale

Saverio Cuoco, presidente regionale dell’associazione, fa sapere che secondo il Garante «il Comune di Reggio Calabria, in fase di svolgimento del servizio idrico integrato nel territorio comunale, avrebbe posto in essere condotte elusive degli obblighi fissati dalla vigente disciplina legislativa e regolatoria a partire dal 1° gennaio 2020, inerenti sia l’informativa destinata all’utenza in tema di prescrizione biennale maturata su crediti riferiti a consumi idrici, sia alla trattazione e al rigetto delle istanze e dei reclami degli utenti, inerenti l’esercizio della prerogativa di eccepire la prescrizione biennale».
In particolare, si evidenzia nel ricorso di Unc Calabria che il Comune reggino, tramite la società in house Hermes, avrebbe inviato le bollette relative ai consumi idrici degli anni 2016-2018, noncurante dell’intervenuta prescrizione biennale, ma continuando ad applicare la prescrizione quinquennale e rigettando tutte le istanze dei consumatori di riconoscimento della prescrizione.

Il Comune non dava seguito all’invito

A seguito di ciò, in data 5 agosto 2022, nonostante l’intervento di moral suasion del Garante, che ha invitato il Comune di Reggio a rimuovere i predetti profili di non correttezza della condotta, non dava alcun seguito al suddetto invito, profilandosi una “pratica commerciale scorretta, consistente sia nel mancato rispetto delle modalità informative (evidenziando in fattura gli importi prescrittibili), previste dalla nuova disciplina sulla prescrizione biennale, sia sul mancato riscontro e accoglimento delle istanze presentate dai consumatori per eccepire l’intervenuta prescrizione biennale”.

…e il Garante “lo mette in mora”

Di qui la Pec del 16 novembre scorso con cui l’Authority ha chiesto a Comune ed Hermes di fornire, entro 20 giorni il numero d’utenze servite; il numero delle fatture emesse dal gennaio 2020 al 15 novembre 2022, inclusive di consumi prescrittibili (risalenti a più di due anni) in scadenza dal primo gennaio 2020 in poi; il numero delle istanze di prescrizione ricevute nel medesimo periodo; il numero di reclami pervenuti nello stesso periodo, con indicazione delle modalità di gestione e dei relativi esiti; numero di bollette con importi prescritti incassate; numero di solleciti di pagamento inviati e modalità d’invio di eventuali atti interruttivi della prescrizione; modalità e procedure adottate al fine di riscuotere le bollette contenenti importi prescritti, precisando il numero di quelle andate a buon fine.

Intanto, contestazioni e richieste di rimborso

Sull’azione d’accertamento delle violazioni del Codice del consumo in materia di prescrizione biennale, promossa dall’Unc calabrese, il Garante dovrà pronunciarsi entro i previsti 150 giorni. Nel frattempo, fa sapere il presidente regionale Saverio Cuoco, l’associazione consumeristica «continuerà a contestare ogni richiesta di pagamento di conguagli che si riferiscano a un periodo maggiore dei due anni previsti dalla normativa attualmente vigente e chiederà, in esito al provvedimento definitivo della suddetta Autorità, il rimborso per gli utenti che avessero effettuato pagamenti non dovuti».

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