Il Consiglio nazionale ingegneri: "Il Ponte di Messina resisterà a terremoti e venti estremi"

Il Consiglio nazionale ingegneri: “Il Ponte di Messina resisterà a terremoti e venti estremi”

Redazione

Il Consiglio nazionale ingegneri: “Il Ponte di Messina resisterà a terremoti e venti estremi”

venerdì 31 Marzo 2023 - 07:20

Costituito un gruppo di lavoro, ne fa parte anche il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici

Il Cni (Consiglio nazionale ingegneri) esprime soddisfazione per l’intenzione del Governo, confermata dal ministro Salvini, di procedere con i lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Per fornire il proprio contributo Cni ha avviato un proprio gruppo di lavoro, coordinato dal consigliere Edoardo Cosenza.

Il Ponte ha una tripla valenza: economica, sociale ed ambientale

Ogni anno 12 milioni di persone salgono sul traghetto che solca lo Stretto – ha evidenziato il presidente del Cni, Angelo Domenico Perriniil Ponte non potrà che migliorare la facilità del transito tra Calabria e Sicilia, per il beneficio di entrambi i territori e dell’intero Paese. Siamo felici che il ministro Salvini stia tenendo fede agli impegni e, come abbiamo avuto già modo di esporre, riteniamo sia fondamentale porre particolare attenzione alla fase di progettazione: la vera chiave per il successo dell’impresa”.

Il Cni è convinto che la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina coinvolge i migliori professionisti del settore e sarà svolta nella massima trasparenza e condivisione con l’opinione pubblica e con la comunità professionale e tecnica.

Proprio per fornire il suo contributo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito un apposito Gruppo di lavoro, che vedrà la partecipazione anche del presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa. Il consigliere Cosenza ha sottolineato come “sul retro delle banconote in euro sono presenti immagini di ponti, a simboleggiare la comunicazione e lo scambio culturale tra i Paesi europei e tra l’Europa e il resto del mondo. Non lasciamo la Sicilia e il Meridione fuori da questa comunicazione. La tecnologia moderna è in grado di realizzare quest’opera e il gruppo contiene professionalità del massimo livello in tutti i campi dell’ingegneria coinvolte nel progetto“.

Il Ponte sullo Stretto rappresenterà un’altissima opera di ingegneria italiana nel mondo ed è per questo che noi ingegneri dobbiamo offrire il massimo supporto per la sua costruzione – afferma Carla Cappiello, consigliera del Cni – Ma oltre l’aspetto infrastrutturale, il Ponte ha una triplice valenza: economica, sociale ed ambientale. Economica perché movimenterà tonnellate di merci al giorno, rendendo Sicilia e Calabria regioni strategiche nello scacchiere del Mediterraneo; sociale, perché per la sua realizzazione si creeranno posti di lavoro, con conseguenti plurimi benefici; ambientale, perché sarà ripulito il Canale di Sicilia (lo Stretto di Messina, ndr) con conseguente risparmio di 140 mila tonnellate di CO2“.

Progetto sicuro

Il progetto del 2011 prevedeva un impalcato aerodinamico multi-cassone, il cosiddetto Messina type, composto da una campata centrale lunga 3.300m, da un cassone ferroviario largo 7,5 metri e due cassoni stradali larghi 14,2 metri. Prevedeva, inoltre, due torri ad H-multipla a due “gambe” collegate da tre traversi: ciascuna larga 51 metri, alta 399 metri e pesante 55mila tonnellate.

In ogni caso, secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il progetto finale sarà in grado assicurare, tra le altre cose:

  • prestazioni aerodinamiche che garantiscano stabilità anche in condizioni vento “estremo”, cioè superiore ai 200km/h;
  • resistenza alle azioni sismiche che garantiscano la resistenza a eventi sismici di circa 7,1 Richter, quindi comparabili al terremoto del 1908;
  • prestazioni strutturali di sicurezza e di servizio che prevedano, fra l’altro, elevati sovraccarichi stradali e ferroviari, stimabili rispettivamente in 25mila e 40mila tonnellate;
  • una durabilità dell’opera di 200 anni.

6 commenti

  1. Non sono affatto sicura delle affermazioni degli ingegneri. Quello che sarà certo sarà la distruzione di uno dei parchi naturalistici piu belli e unici al mondo: Capo Peloro e il delizioso paese di Faro!

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  2. Ma non hanno neppure idea nemmeno di dove dovrebbe essere costuito questo ponte… parlano di Canale di Sicilia…. e poi queste famose 140.000 tonnellate di CO2 che il ponte “toglie dall’atmosfera” (espressione usata dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti) in quanto tempo sono state calcolate? in un giorno?… Un mese…. un secolo???
    Hanno invece mai fatto i conti di quante tonnellate di CO2 si immettono in atmosfera costruendo un solo pilastro del ponte?

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  3. 12 milioni di persone l’anno?
    Cioè la media di 32.876 al giorno: mi pare un’esagerazione…

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  4. ANTONIO BARBERA 31 Marzo 2023 13:44

    I diretti interessati fanno un semplice spot al Ponte, nessun contributo ed approfondimento, SI a prescindere . Non ha nessuna importanza se abbiamo le peggiori autostrade e linee ferroviarie d’Italia .

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  5. Tutte queste dichiarazioni roboanti del consiglio nazionale degli ingegneri che affermano la validità e la sicurezza del ponte che potrà resistere a terremoti violentissimi è un po’ come chiedere all’oste se il vino è buono.

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  6. Il ponte resisterà a venti e terremoti, ma la città resisterà alla devastazione di un tale mostro?

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