Il Fisco torna a settembre. La petizione di Consumatori Associati per tagliare le tasse

Il Fisco torna a settembre. La petizione di Consumatori Associati per tagliare le tasse

Emanuela Giorgianni

Il Fisco torna a settembre. La petizione di Consumatori Associati per tagliare le tasse

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lunedì 06 Luglio 2020 - 09:51

Fisco: in arrivo a Settembre 9 milioni e cinquecentomila cartelle per 250 miliardi euro. Consumatori associati lancia una petizione: “Governo faccia maxirottamazione e tagli il 30 percento aiutando i cittadini, altrimenti sarà l‘ecatombe dell’economia italiana”.

Il Fisco è tornato. I versamenti, dopo la sospensione per via dell’emergenza, verranno pagati a settembre.

“La vera crisi post Covid 19, quella che taglierà definitivamente le gambe ad imprenditori e commercianti deve ancora arrivare, sarà causata dal recapito ai cittadini a Settembre di 9 milioni e cinquecentomila cartelle esattoriali per circa 250 miliardi di euro, impedendo così definitivamente a chi ha un’attività imprenditoriale, di riprendersi dopo il periodo di lockdown”. Sono le parole di Consumatori Associati che, per evitare questa ennesima ecatombe, lancia una petizione.

La petizione di Consumatori Associati

“Chiediamo al Governo di tagliare del 30%  queste cartelle esattoriali, dando a tutti la possibilità di programmare la propria ripresa economica. Abbiamo dunque, attivato una petizione su una piattaforma on line, per chiedere al Governo di aiutare concretamente i cittadini non con i sussidi ma con aiuti fiscali”. Lo ha detto in una nota il presidente nazionale di Consumatori Associati, Ernesto Fiorillo, che aggiunge: “Abbiamo già attivato in diverse sedi in Italia gli sportelli ‘Covid 360’ per venire incontro chi  ha difficoltà ad ottenere prestiti, sussidi o altro; o per aiutare i consumatori che hanno intenzione di intentare una causa contro le istituzioni per come hanno gestito l’emergenza Coronavirus. Ora però, dobbiamo aiutare l’economia a riprendersi, e questa maxi rottamazione, che dovrà essere data solo a chi dimostrerà concretamente di non potere pagare, sarà un’iniezione di fiducia per i cittadini già oberati da troppe tasse e burocrazia”.

“Il Governo non si accanisca”

D’altronde, la ripresa non può avvenire solo fornendo dei sussidi a diverse categorie di lavoratori e imprenditori, o indebitandoci in Europa con il Mes, che al momento non sembra utilizzabile per arginare le conseguenze del Coronavirus nei paesi finanziariamente più vulnerabili come l’Italia, a meno di non mettere le finanze pubbliche sotto diretto controllo dell’Ue. Riteniamo più utile che lo stato italiano non si accanisca sull’economia reale, pretendendo cartelle esattoriali, gonfiate oltre misura,  e agisca invece, con lo stralcio delle cartelle di Settembre. Questa decisione permetterebbe al governo comunque di incassare certamente 50/60 miliardi di euro (di più degli aiuti del Mes) e potrebbe  dare respiro agli imprenditori,  fiducia agli investitori e far ripartire i consumi. Diversamente, soprattutto  chi ha un’attività, sarà costretto o a fallire o a non  pagare indebitandosi sempre di più. Basta proclami o assistenzialismo, l’Italia  deve puntare a far ripartire l’economia con procedure meno dure nei confronti di chi per la crisi è rimasto indietro”.

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