I fratelli Alessandro e Vincenzo Squatrito di Oliveri hanno trionfato al Sigep a gennaio. Poi il Gelato Day a Roma: "L'incontro con Papa Francesco era fissato, ma è stato male"
OLIVERI – A gennaio al Sigep, la fiera internazionale di Rimini che ogni anno richiama in Italia decine di leader mondiali nel settore foodservice, è stato scelto quello che è stato definito il “Gelato del Giubileo”. Si tratta del gusto Hallelujah, che ha trionfato tra i gusti presentati da 30 maestri gelatieri di tutta Europa e che parla, con orgoglio, messinese. Sì, perché i creatori del gusto Hallelujah sono Alessandro e Vincenzo Squatrito del Ritrovo Orchidea, di Oliveri, in provincia di Messina. I due maestri sono poi stati protagonisti del Gelato Day 2025, che si è tenuto il 24 marzo a Roma e hanno “sfiorato” l’incontro con Papa Francesco, che si è ammalato proprio in quelle settimane.
Com’è nato il gelato Hallelujah
Oggi, a distanza di mesi, il “sogno” di tornare in Vaticano c’è ancora, dopo l’elezione di Papa Leone XIV di qualche giorno fa. Ma andando con ordine: com’è nato il gusto Hallelujah? Lo ha raccontato a Tempostretto Alessandro Squatrito: “È la nostra ricetta del ‘bacio’, sulla quale abbiamo studiato nel tempo e che oggi è diventato il bacio Hallelujah. Sono nocciole tostate, cacao, cioccolato fondente. È stato emozionante, visto che eravamo 30 maestri da tutta Europa e abbiamo conosciuto tanti colleghi che lavorano diversamente da noi. Abbiamo notato che c’è meno attenzione alle materie prime, ad esempio. Noi non usiamo coloranti o aromi, olio di palma o altro. Facciamo noi tutto, con prodotti a km 0”.
Il Gelato Day a marzo
Poi il Gelato Day: “Siamo stati a Roma e tantissime persone hanno assaggiato il nostro gelato. Era una giornata che ha voluto Papa Bergoglio, che ha anche chiesto di far assaggiare i prodotti ai bambini della Siria per l’iniziativa ’13 Case’. Abbiamo realizzato oltre 200 vaschette di gelato e il ricavato è andato poi alla Chiesa. Il 24 marzo avremmo dovuto incontrarlo, peccato non averlo potuto conoscere. L’udienza era già fissata, ma sappiamo tutti che quelle settimane sono state difficili”.
La speranza di incontrare Papa Leone XIV
Da Papa Francesco a Papa Leone XIV, con la speranza di incontrare il nuovo Pontefice: “Secondo me ci sarà la possibilità di incontrarlo. Già dal discorso del nuovo Pontefice si è capito che erano legati. Magari vorrà riprendere anche questi progetti e ci sarà la possibilità di incontrarlo, soprattutto perché questo gelato del Giubileo si farà per tutto l’anno e in tutto Europa. Per noi è stato un grande orgoglio vincere dalla Sicilia, portando un gusto che piace ai bambini e agli adulti”.
Dal gelato alla scuola di granita
Ma la carriera dei fratelli Squatrito è lunga e dura da decenni. Il momento più emozionante “è stato sicuramente questo. Ma ci ha gratificato molto anche far nascere nel 2022 la prima scuola di granita al mondo. Ci hanno chiamati proprio poco fa (venerdì 8 maggio, ndr) dalla Tunisia. È una scuola vera e propria con corsi dedicati anche a quelle popolazione che in queste cose sono più indietro di noi. A fine maggio ci sarà un gruppo di giapponesi qui da noi. La granita va fatta nel modo giusto e noi ci teniamo. Ci sono aziende che provano a farla in modi diversi e sembra un sorbetto: noi vogliamo portare avanti la tradizione siciliana, la genuinità e i prodotti della nostra terra”. E ancora: “Abbiamo anche una cliente che spesso porta turisti francesi, per far vedere loro come si realizzano granite e gelati. Ne approfitta anche per far vedere la città”. Un’operazione turistica quindi, con i dolci ad aprire la strada alla scoperta della città stessa.
Squatrito: “I giovani? Qualcuno c’è, ma ormai pochissimi”
Alessandro ha poi concluso guardando al momento attuale del settore: “Ci accorgiamo girando che ci sono delle mosche bianche tra i ragazzi. Qualche giovane che ci tiene soprattutto se proviene da una famiglia di questo tipo di tradizione. Vediamo che molti non vogliono fare sacrifici, formarsi, guardare agli altri per crescere. Bisogna sapere seguire la ricetta ma anche metterci del tuo, con attenzione a cosa utilizzi, rubando i segreti del mestiere. Tante volte chi cucina dice: ‘Non mi è venuta bene quella ricetta’. Ma ci sono tempi, temperature da rispettare, c’è tanto studio e tanto lavoro dietro”.
