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Il Piano di riequilibrio. “Messina non è fallita e stiamo costruendo il suo futuro” VIDEO

MESSINA – “Una scommesa vinta per la città di Messina. L’approvazione da parte della Corte dei Conti siciliana del Piano di riequilibrio chiude un’anomalia: undici anni per avere una risposta. Nel 2012 ci siamo ritrovati, come Comune di Messina, in una condizione che esisteva da tantissimo tempo. E dal 2028 abbiamo lavorato per chiudere questa lunga partita”. Il sindaco di Messina Federico Basile, in occasione del presentazione alla Marina del Nettuno del Don Giovanni d’Austria, commenta così il via libera al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte dei giudici contabili.

Ma dal punto di vista tecnico cosa cambia? Così risponde Basile: “Noi dal 2018, con sindaco Cateno De Luca, ci siamo comportati come se il Piano fosse stato approvato. Abbiamo riconosciuto la massa debitoria, abbiamo operato accordi d’abbattimento e di riduzione della stessa massa debitoria. Oggi abbiamo il sigillo che la città non è in dissestro finanziario, non è fallita. Dobbiamo continuare a pagare e, questa è la nostra sfida, cercare d’uscire dalla procedura di riequilibrio. Il rispetto degli impegni presi? Lo stiamo facendo e credo che la Corte dei Conti abbia valutato la qualità dei servizi pubblici essenziali che, dal 2018, è migliorata, nonostante il pagamento dei debiti. Debiti censiti e liquidati, tutti, dal 2018, sia con accordi d’abbattimento, sia con rateizzazioni. Un comportamento che dimostra la serietà di un ente che oggi può programmare il proprio futuro. De Luca ha reinventato un sistema amministrativo che adesso ha avuto una conferma pure dalla Corte dei Conti”.

Spiega il sindaco: “Il piano di riequilibrio si basa su una grande misura di recupero dall’evasione e dalla riduzione dei costi. Con uno studio, proprio nel 2018, si è avviato un lavoro per scovare chi non paga, prima con l’Imu e poi con la Tari. Mi riferisco in particolare non ai morosi ma ai soggetti che non sono nemmeno censiti. La famosa emersione. E quella è una piaga importante che stiamo cercando di combattere. Tutti dobbiamo dare il nostro contributo: le comunità si basano su questo principio. E i sacrifici li dobbiamo fare tutti”.

L’intervista prosegue nel video.