"Il ponte unisce le comunità e moltiplica investimenti", lettera al ministro Salvini

“Il ponte unisce le comunità e moltiplica investimenti”, lettera al ministro Salvini

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“Il ponte unisce le comunità e moltiplica investimenti”, lettera al ministro Salvini

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mercoledì 23 Novembre 2022 - 10:05

Pubblichiamo un intervento di Michele Limosani, direttore del Dipartimento di Economia dell'Università di Messina

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al ministro Salvini da parte del professore Michele Limosani* sul tema Ponte.

“Il Ponte infrastruttura strategica”

“Il Ponte sullo Stretto è una mega infrastruttura, fondamentale e strategica. È necessaria per lo sviluppo dell’Area dello Stretto, del Meridione, dell’Italia, del Mediterraneo e dell’Europa. Rappresenta una sfida avanzata e innovativa dal punto di vista tecnologico, un esempio di sostenibilità ambientale e al tempo stesso un volano per nuovi investimenti e capitali.

Lei lo ha scolpito nei giorni scorsi intervenendo al Webinar-tavola rotonda sul tema: “Ponte di Messina: Si riparte” organizzato dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina. Evento al quale hanno partecipato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani.

È interesse di tutti che il Sud diventi competitivo

Condividiamo il suo pensiero allorché nel seminario ha affermato che “è interesse di tutti che il Sud diventi competitivo e che tutto il Paese insieme debba essere in grado di viaggiare alla stessa velocità. Il Nord può crescere solo se cresce il Sud; l’obiettivo è portare ovunque la cultura dell’impresa e del lavoro”.

A nostro avviso, la realizzazione del Ponte, che si pone su una dimensione non circoscritta territorialmente, solleva, inevitabilmente per prossimità logica e logistica, questioni inerenti lo sviluppo della “Regione dello Stretto” interessando

• la mobilità complessiva all’interno di tale area;

• la riqualificazione urbana delle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria interessate dalle opere complementari;

• la ricerca, la formazione e i servizi tecnologici dei laboratori qualificati esistenti (e dunque il coinvolgimento delle Università e dei Centri Nazionali di Ricerca presenti nel territorio);

• la narrazione imperniata sulla simbologia che l’intrapresa propone;

• il suo impatto sul settore turistico.

Il ponte moltiplicatore di ulteriori investimenti

Il Ponte sullo Stretto, dunque, può diventare un moltiplicatore di ulteriori investimenti e – per questo – incidere profondamente sul tessuto economico e sociale dei territori. La realizzazione della infrastruttura si deve, pertanto, accompagnare ad una reale volontà politica di rinascita e crescita. In estrema sintesi, occorre una idea precisa, una strategia con-vincente, un progetto complessivo.

Accogliamo, pertanto, l’invito che lei, ministro Salvini, ha rivolto alla comunità locale e ai numerosi partecipanti all’evento, di farsi promotori di una cultura del lavoro e dello sviluppo e di dare un contributo alla realizzazione di questa grande opera destinata a trasformare il volto del Mezzogiorno.

Il Dipartimento di Economia della Università degli studi di Messina, per le competenze presenti e l’elevato livello di professionalità e credibilità dei ricercatori, attesta la propria disponibilità per offrire -nella forma che si vorrà perfezionare – una collaborazione per l’analisi dei temi legati allo sviluppo del territori, a coordinare, dal punto di vista scientifico, le varie attività di studio e ricerca intese a definire un quadro di insieme e proporre misure e azioni in grado di realizzare gli obiettivi così definiti”.

*Direttore del Dipartimento di Economia, Università degli studi di Messina

2 commenti

  1. ma cosa dici

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  2. Parole, parole ed ancora fiumi di parole egregio professore.
    “Esempio di sostenibilità ambientale”.
    Quale? Quella provocata dallo sbancamento, o più propriamente, scempio di milioni di m. cubi di territorio?
    “Sfida avanzata e innovativa dal punto di vista tecnologico”.
    Concentriamo piuttosto le (scarse) risorse a disposizione per la realizzazione di infrastrutture meno fantasmagorighe ma, sicuramente prioritarie e di maggiore utilità sociale. Di esempi non ne faccio, giacché sotto gli occhi di tutti, per chi ha occhi per vedere…
    “Volano per nuovi investimenti e capitali”
    Gli unici che prevedo sono gli “appetiti” suscitati nella criminalità organizzata.
    Investiamo piuttosto parte della marea di danaro che sarebbe necessario alla costruzione del Ponte, nel recupero antisismico del patrimonio edilizio cittadino (solo il 30% di esso soddisfa attualmente tali parametri) giacché, ahimè, un evento sismico, pari o più disastroso di quello del 1908, è facilmente prevedibile nell’area dello Stretto (anche se non si può sapere quando) e nella messa in sicurezza dell’intero territorio dai rischi del dissesto idrogeologico in atto.
    Tutto il resto è propaganda elettorale e “specchietto per le allodole” di cui, sinceramente, abbiamo piene le tasche!
    Giacomo

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