Il Tar sospende di nuovo la caccia in Sicilia fino al 2 ottobre

Il Tar sospende di nuovo la caccia in Sicilia fino al 2 ottobre

Redazione

Il Tar sospende di nuovo la caccia in Sicilia fino al 2 ottobre

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mercoledì 08 Settembre 2021 - 10:39

Accolta l'istanza delle associazioni

Dopo il primo decreto cautelare emesso lo scorso 1 settembre, all’avvio della pre-apertura della stagione venatoria in Sicilia, ieri il Presidente del TAR Catania, con decreto n. 503/2021, ha nuovamente sospeso il decreto assessoriale che, in violazione del precedente pronunciamento del medesimo Tribunale amministrativo, aveva riaperto la caccia. Con questo nuovo pronunciamento del TAR, quindi, dal 13 settembre la stagione venatoria in Sicilia si ferma nuovamente!

Bisognerà aspettare il prossimo 2 ottobre – data di apertura generale della caccia indicata da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ma ostinatamente ignorata dalla Regione Siciliana – per poter riprendere l’attività venatoria nell’Isola; ai cacciatori siciliani rimane la possibilità di sparare solo nelle prossime due giornate di pre-apertura di sabato 11 e domenica 12 settembre; dopo quella data, il TAR ha confermato la sospensione della stagione venatoria fino all’apertura indicata da ISPRA.

Esultano le Associazioni ambientaliste ed animaliste che parlano, con estrema soddisfazione, di un “grande risultato per la tutela degli animali selvatici”. Il TAR, infatti, anche questa volta ha accolto le istanze di WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa che, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, avevano nuovamente impugnato il “nuovo” Calendario venatorio dell’Assessore regionale all’agricoltura, Toni Scilla. Come noto, all’indomani della sospensiva del TAR, l’Assessore Scilla, invece di dare esecuzione alla decisione del Giudice amministrativo, aveva emanato un nuovo decreto “fotocopia” di quello appena bocciato, con l’evidente e sfacciato scopo di eludere la sospensiva del TAR e consentire la prosecuzione della caccia, anche in periodi e con modalità palesemente contrastanti con il parere scientifico di ISPRA, che suggeriva maggiore tutela per le popolazioni faunistiche stanziali e migratorie, già decimate dagli incendi.

Secondo le Associazioni, “con questa ulteriore vittoria giudiziaria, sono stati sonoramente bocciati i decreti ‘sparatutto’ dell’Assessore ‘contro la fauna’ Toni Scilla ed è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità. Continueremo la battaglia legale al TAR sin dalle prossime udienze, dove denunceremo le gravi e pesanti illegittimità di un calendario venatorio vergognoso che condanna gli animali scampati alla devastante stagione degli incendi e della siccità”.

8 commenti

  1. PERCHE’ NON SI PUBBLICA IL CALENDARIO VENATORIO GNI ANNO A GIUGNO O LUGLIO PRIMA CHE LA GENTE PAGA IL RINNOVO DELLA LICENZA DI CACCIA ? RITENGO SIA VERGOGNOSO ED INGIUSTO FARE PAGARE TUTTI I CACCIATORI SICILIANI PER POI SUBITO DOPO CHIUDERE LA STAGIONE VENATORIA, TANTA GENTE SE AVVISATA PER TEMPO NON AVREBBE RINNOVATO LA LICENZA .

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  2. l’italia quando abolirà la caccia sul suo territorio sarà veramente un paese quasi civile, chiedo alle autorità competenti guardia forestale di controllare il reddito di tutti i cacciatori siciliani, vi sono una infinita di cacciatori disoccupati con il reddito di emergenza come possono avere il danaro per praticare questo sport che è uno degli sport più costoso

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    1. Cara Angela, la civiltà di un paese si musura con ben altri parametri! Primi fra tutti la libertà e la democrazia. Imposizione, inquisizione, vigilanza e punizioni appartengono a Governi autoritari che nulla hanno più a che vedere con il nostro paese. Forse è meglio che incominci a leggere qualche libro di storia, qualunque sia la tua età!!!!

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    2. Bravo Maurizio ed aggiungo che la caccia in nessun Paese al mondo è chiusa anche nei Paesi più evoluti del nostro .

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  3. Chiedo alle autorita di controllare se veramente i cacciatori cacciano solo nel territorio della propria residenza, perche esiste una vera partita di caccia nell’hinterland!

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    1. Informati prima di scrivere, esistono permessi che i cacciatori pagano per esercitare la caccia in altre provincie o regioni.

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  4. Gli ambientalisti e gli animalisti recepiscono la legge europea che vincola il calendario venatorio a certi requisiti MA chissà come mai non recepiscono la legge secondo la quale bisogna riaprire le zone chiuse alla caccia e di ridurre i parchi a più del 60% e chissà come mai la regione siciliana aspetta ancora a mettere in atto le leggi europee in questo senso, deve essere sempre tutto a gravare sui cacciatori siciliani.

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  5. Ma perché questi pseudo ambientalisti/animalisti le ferie estive invece di farle al mare o a divertirsi non le passano per boschi e campagne a beccare i piromani? O nel caso di Messina a beccare quelli che sporcano la città con l’abbandono dei sacchi di spazzatura?

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