Il messinese racconta cos'è successo durante gli incendi e ringrazia chi ha lanciato la raccolta fondi e gli artisti, che hanno messo le opere all'asta per beneficenza
MESSINA – Il vivaio di Giuseppe Morabito non c’è più. L’intera struttura è stata inghiottita dalle fiamme nell’incendio dello scorso 25 luglio. Si parla di 3 ettari e mezzo di terreno, con all’interno 12 serre, centinaia di esemplari di piante e decine di mezzi utilizzati per lavorare. Quasi immediatamente è scattata la gara di solidarietà per aiutare il giovane messinese a rimettere in piedi la propria attività, scomparsa dopo anni di grandi sacrifici. A lanciare la raccolta fondi è stato il vivaista Giovanni Bonaccorso, poi sostenuto dagli artisti dell’Officina del Sole, guidati da Lelio Bonaccorso.
Morabito: “Vento troppo forte. Il tagliafuoco? Era fatto”
A raccontare tutto è ora lo stesso Giuseppe Morabito: “Dopo tanti anni di sacrifici ci siamo trovati a perdere tutto. Ora stiamo ricominciando piano piano, per ricreare tutto: l’azienda e il vivaio. Abbiamo perso tutto, non è semplice ripartire ma lo faremo e siamo sicuri di farcela. Non ci aspettavamo che potesse succedere qualcosa di simile ma il vento era troppo forte. Il tagliafuoco era stato fatto, l’azienda era pulitissima e lo facciamo ogni anno. Ma contro quel vento non potevamo fare niente, il fuoco ha scavalcato il terreno, ha colpito le serre che si sono sciolte. Molti ci hanno attaccato dicendo che non abbiamo pulito i terreni ma non è così. Semplicemente non potevamo fare nulla”.
Il vivaista prosegue: “Una stima economica? No non l’abbiamo ancora fatta”. Intanto su GoFundMe (qui il link per aiutare), sono stati raccolti oltre 7mila euro: “Abbiamo subito sentito grande vicinanza a partire dalla raccolta fondi di Giovanni Bonaccorso, gli artisti, tutti. Ogni aiuto per ripartire è fondamentale”.








Ma le autorità cosa stanno facendo per evitare altre emergenze? Hanno intenzione di prendere qualche iniziativa o l’anno prossimo siamo daccapo??