Il signor Schifani ha inviato una segnalazione, con relativa fotogallery, in merito ad una lavoro di potatura rimasto incompiuto che però ha causato non poche conseguenze alle condizioni della scalinata di via Longo, come dimostrano le stesse foto.
Scrivo per segnalarvi lo stato vergognoso in cui versa la scalinata in
oggetto (che collega la via Longo con il viale Regina Margherita, poco
dopo il Santuario di Pompei) non a causa di incuria, ma per un
intervento eseguito “a metà”, in perfetto stile messinese.
Venerdì 4 Maggio, in mattinata, una squadra di 4-5 persone del comune
ha iniziato la potatura di 2 alberi ad alto fusto che costeggiano
(sarebbe meglio dire costeggiavano, forse) la scalinata,incorniciandola nel verde.
Gli alberi meritavano senz’altro una sfoltita, che tra l’altro sarebbe
stato logico prevedere più nel periodo invernale che sulla coda della
primavera, poiché per anni sono stati lasciati crescere senza potatura
alcuna.L’intervento è stato quantomeno radicale, invece, a meno di accertata
pericolosità della vegetazione, visto che non si è limitato a
sfoltire, ma come visibile nella 3a foto, ha ridotto due alberi alti
15 metri in due monconi da un paio di metri.Ripeto, a meno di un palese pericolo di caduta di rami, il taglio è stato quantomeno scriteriato, ed ha denudato completamente la scalinata del verde che la contraddistingueva.Scopriremo fra qualche tempo se i due alberi sono persi per sempre o riprenderanno a produrre fogliame. Vi prego di voler porre all’attenzione dei vostri lettori quanto sopra, solo per ribadire come sia ormai una prassi, e non un caso isolato, in questa città, far si che tutto resti un’eterna incompiuta. Dalla potatura di un albero in su.
Salvatore Schifani
Mi pare giusto:in una città scriteriata come Messina, gli alberi si potano radicalmente proprio quando dovrebbero fare ombra(quello segnalato non è l’unico caso), e chi fa il lavoro non si preoccupa di eliminare i materiali(avviene così anche per l’edilizia).