Impianto rifiuti a San Filippo del Mela, Tar accoglie ricorso contro il no della Regione all'azienda A2A

Impianto rifiuti a San Filippo del Mela, Tar accoglie ricorso contro il no della Regione all’azienda A2A

Redazione

Impianto rifiuti a San Filippo del Mela, Tar accoglie ricorso contro il no della Regione all’azienda A2A

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lunedì 11 Luglio 2022 - 18:10

Accolto il ricorso di un'azienda che punta al trattamento e al recupero della frazione organica. La soddisfazione dei sindacati

SAN FILIPPO DEL MELA – Il Tar della Sicilia ha accolto il ricorso presentato da A2A, azienda che si occupa di ambiente, acqua ed energia, contro il diniego della Regione Siciliana nei confronti della costruzione di un impianto, finalizzato al trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (Forsu) con produzione di biometano da immettere in rete e compost per gli usi agricoli/florovivaistici, da realizzare a San Filippo del Mela. 

Uil: “Profonda soddisfazione”

Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Tindaro Marchese, segretario generale Uiltec Messina, hanno espresso “profonda soddisfazione e forte apprezzamento per una decisione che – scrivono in una nota – rappresenta il miglior viatico per consentire la nascita di un impianto, necessario ed indispensabile per tutto il nostro territorio, che, fatto non banale, aveva avuto un generalizzato ed unanime consenso sia delle amministrazioni locali che di tutte le parti sociali ed associative. Il governo Musumeci non ha più alibi e, in tal senso, auspichiamo che proceda celermente alla chiusura dell’iter autorizzativo al fine di consentire l’inizio dei lavori dell’impianto Forsu di San Filippo del Mela. Un impianto che può significare un serio e tangibile contributo sul drammatico tema dei rifiuti per tutta la Sicilia. In questo quadro, noi saremo vigili per ottenere un risultato che, oltre a contribuire alla risoluzione dell’annosa questione dei rifiuti, può rappresentare, in una fase difficile e di crisi come quella odierna, una piccola boccata d’ossigeno sul tema del lavoro e dell’occupazione” hanno così concluso Tripodi e Marchese.

Cisl: “Percorso positivi per l’intera area”

Soddisfazione ma anche la consapevolezza che, adesso, occorre accelerare sulla riconversione dell’impianto. Così la Cisl Messina accoglie la notizia del parere positivo del Tar all’impianto di trattamento della parte umida dei rifiuti di A2a a San Filippo del Mela che era stato bloccato dalla Regione.

«È un investimento importante – sottolineano Antonino Alibrandi, segretario generale della Cisl Messina e Sebastiano Lo Monte, segretario provinciale della Flaei Cisl – che punta alla transizione energetica di tutto il sito. Guardiamo avanti con fiducia, al futuro occupazionale dei lavoratori e alla costruzione di un impianto di nuova generazione che può chiudere il ciclo dei rifiuti a servizio dell’intera comunità provinciale, con la possibilità di produrre anche energia, attraverso il biometano e il compost di qualità, con un risparmio economico ed ambientale consentendo di non dover più inviare i rifiuti fuori provincia».

Per la Cisl e la Flaei Cisl la partenza di questo progetto significa anche guardare con maggiore fiducia allo sviluppo dell’intero sito di San Filippo del Mela. «Da questo – concludono Alibrandi e Lo Monte – si può innestare un percorso positivo per lo sviluppo dell’intera area industriale della riviera tirrenica con la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento delle altre tipologie di rifiuti».

Trizzino (M5S): “Dalla Regione gestione grossolana”

“Il Governo Musumeci è la vera palla al piede per lo sviluppo dell’Isola. La sentenza del Tar sull’impianto dell’azienda A2A a San Filippo del Mela ne è la plastica dimostrazione. Questa situazione è figlia di una gestione regionale grossolana che impedisce agli uffici preposti alle valutazioni ambientali di esprimersi con puntualità sulle domande che via via vengono presentate”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino a proposito della sentenza del Tar sul ricorso che A2A aveva presentato, avverso l’assessorato regionale all’Ambiente e Territorio che aveva negato la realizzazione di un impianto di trattamento e recupero dei rifiuti, che invece si poteva fare.

“Poi – prosegue il deputato – bisognerebbe aprire una parentesi sui tempi di alcune autorizzazioni, davvero ancora troppo lenti perché la Sicilia possa mettersi al passo con gli obiettivi che impone l’Europa e che meritano una riflessione politica sulla opportunità di modificare questi uffici nell’ottica di renderli più celeri”.

Tornando alla sentenza del Tar, Trizzino poi dichiara che “senza voler entrare nel merito della tecnologia dell’impianto, è chiaro che tutto ciò che tocca la Regione si trasforma in un dedalo di passaggi burocratici, confusionari, contraddittori e spesso superficiali. Il disastro nella gestione del ciclo dei rifiuti è dovuto anche a questo, oltre che ovviamente ad un indirizzo politico privo di una benché minima visione”.

Un commento

  1. una volta tanto qualcosa di ottimo si fa!

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