In treno da Napoli a Milano per fare la bidella, la scelta di Giuseppina diventa un caso

In treno da Napoli a Milano per fare la bidella, la scelta di Giuseppina diventa un caso

Redazione

In treno da Napoli a Milano per fare la bidella, la scelta di Giuseppina diventa un caso

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giovedì 19 Gennaio 2023 - 15:59

Qualcuno le crede, altri no. Ma la vicenda della giovane napoletana ha sollevato un tema che riguarda tantissimi lavoratori del Sud

Bidella in un liceo milanese, Giuseppina Giuliano, 29enne di Napoli, ha sostenuto di aver fatto una scelta radicale: viaggiare da casa per raggiungere la sede di lavoro. Sveglia alle 4 e rientro a casa a tarda sera, dopo aver lavorato e percorso 800 km su e giù per l’Italia in treno. Affittare una casa a Milano, ha raccontato a “Il Giorno”, le costerebbe troppo e dello stipendio non le rimarrebbe nulla. La sua storia è simile a quella di migliaia di lavoratori del Sud che negli ultimi tempi hanno trovato impiego come personale Ata (impiegati di segreteria e collaboratori scolastici) nelle scuole del Nord. Sacrifici enormi, famiglie divise e lo stipendio che se ne va interamente tra affitti a costi elevatissimi e spese varie. Perché lo si fa? La speranza, per molti, è quella di “fare punteggio” e poter tornare a lavorare, prima o poi, vicino casa.

L’esempio sbagliato per affrontare un tema centrale: i sacrifici di chi viaggia per lavoro e il problema delle spese

Il caso della 29enne di Napoli ha sollevato un tema delicato. Anche se in tanti stanno sollevando dubbi sulla veridicità della vicenda, evidenziando che i costi dei viaggi affrontati quotidianamente sarebbero comunque molto alti, quasi superiori a quelli di un affitto. Come sempre, in questi casi, i commenti pro e contro si sprecano. Potrebbe pure essere l’esempio sbagliato ma utile per ricominciare a parlare dei problemi di chi viaggia per lavoro, delle spese e delle scelte delicate da compiere. Il tutto purché non rimanga ancorato al fenomeno effimero del dibattito virale che poi scema.

“Ad alcuni potrebbe sembrare una follia – ha tagliato corto la giovane napoletana intervistata da “Il Giorno” – ma a me va bene così. Ognuno è libero di scegliere come meglio impostare la propria vita. E io ho scelto la mia”. Tuttavia, al di là della singola vicenda, ciò che conta è che la questione sia stata sollevata, perché in tanti oggi sono costretti a spostarsi per lavoro. E lo fanno a costi proibitivi. Non a caso, più volte su Tempostretto abbiamo affrontato queste difficoltà, come la storia di Melissa, la giovane messinese trasferita a Torino che ci ha raccontato quanto sia sempre più costoso rientrare a casa.

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