cronaca

Inchiesta sugli appalti al Cas, Sceusa in completa libertà

MESSINA – In attesa degli sviluppi processuali e ad accertamenti conclusi, la magistratura messinese ha rimesso in totale libertà Gaspare Sceusa, coinvolto nell‘inchiesta della Dia di Messina sull’appalto per la sorveglianza antincendio nelle gallerie del Cas, al centro dell’istruttoria della Commissione regionale antimafia proprio oggi al Consorzio per le ultime audizioni.

Il dirigente del Cas libero

Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta dei difensori Francesca Bilardo e Elena Montalbano, ha revocato l’obbligo di dimora a Messina disposto per il dirigente, che già a febbraio scorso è “uscito” dagli arresti domiciliari dopo l’interrogatorio dopo l’interrogatorio di garanzia. Al confronto col giudice, infatti, Sceusa aveva risposto e consegnato una memoria difensiva con gli atti che chiarirebbero il suo ruolo nella vicenda.

L’appalto per la sorveglianza antincendio

Vicenda che prende le mosse nel 2021 quando il Consorzio di contrada Scoppo si prepara a mettere a bando il servizio di sorveglianza antincendio. Un bando che l’imprenditore Francesco Duca, secondo la procura di Messina, aveva tutta l’intenzione di “pilotare”. Una tesi che andrà ora al vaglio dei giudici, dopo la chiusura delle indagini preliminari per tutti gli indagati.

L’inchiesta sul Cas

Gli avvisi di garanzia e le misure cautelari (leggi qui tutti i particolari e i nomi) sono scattate a febbraio scorso ed alla base del dossier della Direzione distrettuale antimafia ci sono le intercettazioni telefoniche, i pedinamenti di Duca e i suoi collaboratori. Nel fascicolo anche l’interrogazione regionale fatta a suo tempo da alcuni parlamentari regionali, a cominciare proprio da Cracolici, oggi presidente della Commissione antimafia dell’Ars e primo promotore dell’istruttoria che oggi ha fatto tappa a Contrada Scoppo.