Ex Sacelit, nuova vittima tra gli ex-dipendenti

Ex Sacelit, nuova vittima tra gli ex-dipendenti

Serena Sframeli

Ex Sacelit, nuova vittima tra gli ex-dipendenti

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sabato 18 Ottobre 2014 - 06:57

Mentre la legge regionale amianto è ancora ferma, si continuano a registrare decessi tra gli ex-dipendenti. Il Presidente del Comitato ex esposti amianto ricorda Giuseppe Gitto. Interviene anche l'associazione Zero Waste.

Continua a salire il numero delle vittime tra i lavoratori della ex Sacelit, la fabbrica sita in San Filippo del Mela che produceva materiali in eternit e amianto e chiusa nel 1992. E’ scomparso Giuseppe Gitto, 73 anni, addetto per ben 17 anni alla disintegrazione e alla pulitura dei materiali finiti in amianto-cemento. “Già nel 1974- ricorda Salvatore Nania, presidente del comitato ex esposti amianto- gli era stata diagnosticata “asbestosi polmonare e insufficienza respiratoria su base mista con percentuale del 21%”. Da quel momento le sofferenze sono aumentate fino a costringere Giuseppe Gitto ad abbandonare il lavoro. “Ancora oggi a Roma si discute sul finanziamento del Piano Nazionale Amianto – afferma Nania – mentre a Palermo, dopo essere riusciti ad ottenerla nel marzo 2014, la legge regionale amianto è ancora ferma per la sua applicabilità, e costantemente annoveriamo i casi di morte, di malattia professionale sia della Sacelit di San Filippo del Mela, della Società Pirelli di Villafranca Tirrena, della Raffineria di Milazzo, della Centrale Enel di San Filippo del Mela, che dell’inquinamento ambientale della Valle del Mela”. La Sacelit di San Filippo del Mela contava 220 dipendenti. Oggi, ben 120 di questi non ci sono più. Su questa delicata questione interviene l’associazione Zero Waste tramite Egidio Maio. “120 morti- afferma Egidio Maio- e a tutt'oggi non è stato istituito l'Uffico Regionale Amianto presso il Dipartimento Regionale della Protezione Civile per redigere il nuovo “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto” e di conseguenza dare le indicazioni per la redazione dei Piani Comunali Amianto”. Come spiega la Zero Waste, con l’avviamento della legge regionale 10 del 29 aprie 2014 si potrebbe istituire il Registro pubblico degli edifici, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dei siti con presenza certa o con conclamata contaminazione da amianto con obbligo di indicare il tipo, la quantità ed il livello di conservazione dell’amianto nonché il grado di rischio sanitario da dispersione delle fibre e la priorità della relativa bonifica; verrebbe istituito il Registro dei lavoratori esposti all’amianto, con l’obbligo di indicare in quali siti svolgono o hanno svolto la loro attività lavorativa, con le mansioni e i periodi di riferimento nonchè l’ insorgenza di eventuali patologie asbesto correlate. “Facciamo appello- conclude Maio- ai Sindaci per una mobilitazione generale coinvolgendo la cittadinanza e le associazioni ambientaliste portatrici di interessi collettivi”.

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