Oggi inizia l’estate ma le spiagge di Messina sono ancora sporche – a dichiaralo in una nota il Consigliere Comunale Ivano Cantello Capogruppo di Sicilia Vera -. Fatto grave perché l’Assessore “paletta e secchiello” Pippo Isgrò, in prima battuta non ha redatto nei tempi previsti il “piano spiagge” da inviare al Consiglio Comunale, né tantomeno la Giunta lo ha predisposto con proprio provvedimento. Tutto ciò come è ormai noto, ha comportato l’insediamento del Commissario ad acta. Cosa comporta questo? Che ha pianificare gli interventi e a disciplinare le concessioni sarà un professionista che non conosce le problematiche del territorio. L’Amministrazione Buzzanca altresì non ha informato la Regione su quali aree intende riqualificare, provocando la stasi nell’attribuzione delle concessioni stesse penalizzando imprenditori e cittadinanza. Aldilà di queste disfunzioni burocratiche, quello che preme sottolineare che non è stata come sempre programmata una seria attività di pulizia e prevenzione. I litorali sono sporchi, abbandonati e non fruibili alla popolazione oltre che pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica. Da parte dell’Assessore Isgrò, solamente proclami e comizi sulle televisioni. Invece di spendere risorse economiche a caccia di tesori nel mare, prima si cominci dai bisogni primari: dalla pulizia delle spiagge alle fogne a cielo aperto, dalle buche nelle strade al verde cittadino. Tutte emergenze che precludono al cittadino, al turista di usufruire delle spiagge e del mare: chi è quella persona che andrebbe a passare le vacanze in una discarica? Il marketing del Sindaco per valorizzare le bellezze naturali nel territorio di Messina a quanto pare difetta. E dire che Messina è città a vocazione turistica. Peraltro l’Assessore Isgrò, dovrebbe tenere conto dei suggerimenti dello scrivente, che in Commissione ed in Consiglio Comunale, ha più volte evidenziato che in forza di una norma precisa norma Regionale, la pulizia delle spiagge è di diretta competenza della Provincia Regionale. Pertanto – conclude il Consigliere – si chiede il motivo per il quale, non si agisca in rispetto delle norme in vigore evitando dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate diversamente viste le tantissime emergenze sul territorio, oltre che esporre l’Ente Comune a possibili sanzioni da parte della Corte dei Conti.