La Cava: "Gli alloggi e le botteghe comunali si pagano, al via il recupero crediti"

La Cava: “Gli alloggi e le botteghe comunali si pagano, al via il recupero crediti”

Marco Olivieri

La Cava: “Gli alloggi e le botteghe comunali si pagano, al via il recupero crediti”

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venerdì 21 Aprile 2023 - 15:34

Il presidente di Arisme: "Paga solo il 40 per cento e c'è chi ci deve 110mila euro. Partite le diffide"

MESSINA – “L’emergenza del condominio Mela verde, da tempo senza servizi? La casa va pagata. Il problema è culturale e riguarda molti cittadini e tante abitazioni: non puoi pensare di stare in un alloggio comunale e non corrispondere quanto previsto per il canone di locazione, dai 50 ai 208 euro, e il condominio. Come Arisme, non possiamo sempre anticipare. Ci sosteniamo con gli affitti ed è una questione di giustizia nei confronti di chi paga regolarmente. Sono già partite le diffide e abbiamo dato incarico ai nostri legali di avviare da maggio il recupero crediti. Il tempo di figli e figliastri è finito. Devono pagare tutti e, invece, negli alloggi comunali ex Iacp e dati agli ex baraccati grazie al risanamento, oltre che nelle botteghe, paga solo il 40 per cento”. Al telefono, dopo una recente intervista video sull’argomento, il presidente dell’Agenzia comunale per il risanamento, l’avvocato Vincenzo La Cava, è perentorio: “Così non si può andare avanti ma non lasceremo da soli chi ha bisogno, le persone con disabilità ad esempio. Ma nessuna attenuante a chi non paga. La situazione va regolarizzata”.

Aggiunge La Cava: “Abbiamo botteghe con debiti per 110mila euro. Procederemo, pignorando le quote sociali. Ieri ho fatto un sopralluogo in un’altra zona e l’ho detto chiaramente agli abitanti del condominio: l’ascensore, la luce e ogni altro servizio va pagato. Noi siamo disponibili ad accogliere le rateizzazioni: magari si mettono venti euro in più al mese e si comincia a sanare il debito, ma non si può permettere l’arbitrio. E per chi paga in un condominio di morosi? Chi è in regola avrà una nuova collocazione. Stiamo predisponendo un tavolo tecnico e sposteremo queste persone. Un altro grande problema è, però, la carenza d’immobili in città. Le soluzioni non sono immediate”.

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2 commenti

  1. Naturalmente era una battuta, state tranquilli chi non paga continuerà a non pagare, siamo in Italia mica in Svizzera.

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  2. Caro dott. la Cava, trovo davvero sconcertante quando Lei asserisce che vi sostenete con gli affitti degli inquilini. Sta dicendo che vi preoccupate forse più dei vostri stipendi che delle condizioni economiche delle persone? Io penso che nell’inadempienzan degli affitti andrebbe fatto un grande distinguo, tra chi realmente può permettersi di pagare e non vuole e chi invece vista la grande crisi che stiamo attraversando non può proprio farlo. Un altro distinguo lo farei tra i morosi degli alloggi per uso abitativo e gli affitti per le botteghe. Esiste una quota di persone non trascurabili che devono devono decidere ogni mese se pagare l’affitto o mettere qualcosa a tavola. Non si possono biasimare se purtroppo optano per la seconda opzione. In quanto alla vostra disponibilità di andare incontro con la rateizzazione o di non lasciare indietro le persone con disabilità è un riscontro raro. Personalmente mi preoccuperei veramente delle reali criticità di alcuni inquilini, non tutti ovviamente, più che dei vostri stipendi, per i quali dovrebbero, a prescindere dalla riscossione degli affitti, provvedere le istituzioni statali.

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