La memoria. Don Musumeci, martire vittima del nazismo

La memoria. Don Musumeci, martire vittima del nazismo

Redazione

La memoria. Don Musumeci, martire vittima del nazismo

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giovedì 02 Febbraio 2023 - 21:13

La figura del sacerdote, parroco di Sant'Alessio, è stata ricordata in un incontro promosso da Azione cattolica e Meic

Il modo migliore per favorire una cultura della memoria, al di là delle diversità ideologiche, è fare crescere la conoscenza storica. Anche per questo il Movimento ecclesiale d’impegno culturale e l’Azione cattolica diocesana hanno promosso un incontro, svoltosi il 28 gennaio (nella foto) presso il Centro diocesano di Azione Cattolica, per ricordare la figura di Don Antonio Musumeci (15/12/1899, Aci Sant’Antonio-14/8/1943, Sant’Alessio). A parlarne è stato il professore Dino Calderone, docente di Storia e Filosofia nei licei, che è intervenuto dopo i saluti introduttivi del professore Alberto Randazzo (presidente diocesano di Azione cattolica) e del professore Antonio Ignazio Arena (presidente del Meic), dopo un momento di riflessione e di preghiera guidato dal gesuita Agrippino Pietrasanta (assistente ecclesiastico del Meic).

Come ha ricordato il relatore, Don Musumeci, sacerdote dal 1925, proveniva dalla diocesi di Acireale dove aveva studiato e svolto la sua attività pastorale fino al 1931, quando viene richiesta l’incardinazione nella diocesi di Messina per ricoprire l’incarico di parroco a Sant’Alessio (parrocchia Santa Maria delle Grazie). Qui si fa subito apprezzare dai parrocchiani e dai sacerdoti dei Comuni vicini. Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia del 10 luglio del 1943 la strada Catania Messina diventa più pericolosa a causa della ritirata delle truppe tedesche. Più volte invitato da alcuni preti e dai familiari a lasciare la parrocchia, per rifugiarsi altrove, insieme con i tanti sfollati che avevano abbandonato i centri rivieraschi, Don Musumeci decide invece di vivere accanto a quei pochi parrocchiani rimasti nelle loro case a Sant’Alessio, per aiutarli e confortarli sia materialmente che spiritualmente. I militari tedeschi che avanzano sono soldati della divisione Goering, delle forze armate regolari della Wehrmacht (al sud non c’erano le SS) messi in fuga dall’avanzata dei britannici.

Il sacerdote venne ucciso dai nazisti a Sant’Alessio

I nazisti anche nel periodo che precede l’armistizio dell’8 settembre si macchiano di numerose stragi (17 episodi in Sicilia) con 60 vittime fra cui, la più grave, quella del 12 agosto a Castiglione di Sicilia. Due giorni dopo, il 14 agosto, viene ucciso a Sant’Alessio Don Musumeci, con altri due civili che il parroco aveva provato a difendere perché minacciati dai nazisti. Di questo episodio esistono diverse versioni che il giornalista Carmelo Duro ha raccolto nell’unica monografia esistente sul parroco. 

Anni fa, con una relazione di monsignor Giuseppe Scarcella, a lungo vicario generale della diocesi, si proponeva l’inserimento di Don Musumeci nel Martirologio dei Martiri del XX secolo e, se la Congregazione delle Cause dei Santi lo ritenesse opportuno, nel “Martirologio romano”. Un paio di anni fa una petizione di circa 600 cittadini, consegnata al parroco Luciano Zampetti, ha provato a rilanciare questa proposta. Anche sul versante giudiziario non ci sono notizie di processi o indagini nonostante in questi anni siano stati processati e condannati dai tribunali militari italiani decine di nazisti. Nei numerosi interventi si è auspicato che, in occasione dell’ottantesimo anno del martirio di Don Musumeci, si possa finalmente approfondire, aldilà dell’eventuale inizio della causa di beatificazione, la figura di questo eroico testimone dei nostri tempi.

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