La meta di Cateno De Luca, s'avvicina la modifica del regolamento del Consiglio comunale

La meta di Cateno De Luca, s’avvicina la modifica del regolamento del Consiglio comunale

Marco Olivieri

La meta di Cateno De Luca, s’avvicina la modifica del regolamento del Consiglio comunale

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venerdì 28 Ottobre 2022 - 16:30

L'aministrazione propone l'eliminazione dell'astensione come voto contrario e il presidente poi si dimetterà

MESSINA – Lo ha sempre dichiarato. “Una volta approvata la modifica del regolamento del Consiglio comunale, con l’eliminazione dell’astensione come voto contrario, mi dimetterò da presidente dell’assemblea per dedicarmi ai progetti regionali e nazionali”. Cateno De Luca, in questi giorni sottoposto a cure mediche in ospedale dopo il malore e ora ripresosi, lo ha sempre considerato un suo obiettivo. E così la Giunta Basile ha appena presentato una proposta di deliberazione consiliare di modifica del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale. Proposta che lo stesso Consiglio, dove prevale con il premio di maggioranza un sostegno ampio all’amministrazione, dovrà approvare. L’intento è quello di limitare i comportamenti ostruzionistici.

Questa è la premessa della delibera: “Salvo che per i provvedimenti espressamente previsti dalle leggi o dallo statuto, per i quali si richiede un quorum speciale di maggioranza di voti, ogni deliberazione del Consiglio comunale si intende approvata quando abbia ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei votanti, ossia un numero di voti a favore pari ad almeno la metà più uno dei votanti”.

“Il voto dell’astenuto va distinto da quello contrario o dalla scelta d’abbandonare l’aula”

Di conseguenza, trovando una serie di conferme giuridiche, con il parere del Consiglio di Stato, così si esprime la Giunta Basile: “Certamente non è possibile assimilare la posizione dell’astenuto a quella dell’assente. Se, infatti, quest’ultimo manifesta una assoluta indifferenza per la deliberazione, chi si astiene tiene già un comportamento in un certo senso partecipativo, giacché è presente fisicamente all’adunanza e contribuisce, dunque, all’avvio delle attività assembleari”.

Si legge nella delibera di Giunta: “È al momento del voto che viene meno la sua collaborazione. Se l’astenuto ha voluto auto-escludersi dal procedimento della votazione e, di conseguenza, dal suo risultato, il calcolo delle maggioranze andrebbe operato sui soli votanti. Solo in questo modo il voto di astensione viene preservato nel suo significato peculiare e unico”. Comportamento da tenere distinto, dunque, secondo l’amministrazione comunale, “da un voto contrario o dalla scelta da parte di uno o più consiglieri di abbandonare l’aula, influendo così sul numero legale della seduta“.

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2 commenti

  1. Basta copiare il regolamento del consiglio comunale del Comune di Mosca, ………

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  2. Benissimo, una delibera di buon senso. Chi si astiene dal voto e se l’astenuto ha voluto auto-escludersi dal procedimento della votazione e, di conseguenza, dal suo risultato, il calcolo delle maggioranze va operato sui soli votanti.

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