"La mia auto bloccata nello spazio per ForestaMe in una via al buio" VIDEO

“La mia auto bloccata nello spazio per ForestaMe in una via al buio” VIDEO

Redazione

“La mia auto bloccata nello spazio per ForestaMe in una via al buio” VIDEO

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lunedì 08 Gennaio 2024 - 07:00

"Il giorno dell'Epifania ho vissuto un incubo, in assenza di recinti visibili", racconta una lettrice

MESSINA – “Il giorno dell’Epifania ho vissuto un incubo. Alle 17.45, all’altezza di via Ghibellina n. 121, nel buio più totale, in assenza di recinti visibili, stavo per parcheggiare. Ma, all’improvviso, mi sono ritrovata con la ruota anteriore destra sprofondata in una cavità non segnalata in alcun modo. I ferri e la rete risultano divelti e, di conseguenza, non impediscono di posteggiare”. Una signora racconta a Tempostretto la sua disavventura. Abita lontano dal centro e avrebbe voluto trascorrere qualche ora piacevole nell’isola pedonale. Tuttavia, per errore, tradita dal buio (“Una persona, urlando, mi ha detto che l’illuminazione manca nella zona da diversi giorni”), è finita in uno spazio dove devono riprendere i lavori di ForestaMe.

Aggiunge la signora: “Gli agenti della polizia municipale sono intervenuti subito. Hanno però potuto solo constatare l’assurdità della situazione, esprimere la loro solidarietà e fornirmi il numero del carro attrezzi. Loro stessi hanno rischiato di rimanere bloccati, con il loro mezzo, in un’altra cavità resa invisibile dall’assenza d’illuminazione. Sono stata io ad avvertirli del pericolo. Dopo quasi un’ora di attesa, sono bastati due minuti, da parte degli addetti di una ditta, per tirare fuori la macchina. Il tutto per la modica cifra di 185 euro. Mi hanno applicato sia la tariffa notturna, sia quella festiva. Avrebbe dovuto essere un tranquillo pomeriggio di relax e si è trasformato in un incubo”.

Un aspetto da non trascurare è quello psicologico: “Ho vissuto un pomeriggio di tensione. Ora chiedo alle istituzioni di provvedere subito affinché questa situazione non si debba ripetere. Alcune strade in centro erano al buio, il 6 gennaio, e senza recinzioni è facile rimanere bloccati, come è capitato a me”, tiene a sottolineare la cittadina.

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6 commenti

  1. Neanche la luce !
    Ormai sono anni che lasciano al buio quartieri per risparmiare.
    E poi si sperperano i soldi altrove…
    PS: anche se ripetitiva, ‘sti alberelli sono troppo vicini ai posteggi, servivano un po’ di meno per ogni isolato, così da essere più larghi i posti auto.

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  2. Confermo: uscendo ieri pomeriggio con la famiglia per il centro, ho constatato la totale assenza di illuminazione pubblica nelle vie dei Mille, Risorgimento, Ghibellina, XXVII Luglio. Insomma, dal tardo pomeriggio in poi, BUIO assoluto. E’ francamente ridicolo spendere soldi per fontane colorate e stupidaggini simili, e fingere di non vedere che a monte e a valle del viale S. Martino si versa in una situazione di buio totale, con pericoli costanti per la sicurezza delle persone, anche soltanto per le cadute. E ciò che fa più rabbia è che non esiste alcuna assunzione di responsabilità da parte di amministratori e funzionari, come se la cosa non li riguardasse!!!

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  3. A parte che questa amministrazione difetta di buonsenso e senso della realtà.. troppi posti auto tolti da queste fosse. Perché non hanno chiamato il carroattrezzi del comune, che preleva le auto dove è più facile farlo e non dove c’è intralcio, senza addebitare nulla alla signora e con tante scuse?

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  4. I concerti, le fontane lluminate, i cordoli, le luci ornamentali… Chista si chiama maravigghia chi ti pigghia…e ti sala

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  5. ….disfattisti totali…come sempre…nulla per voi è bene, è solo critica e non senso.
    Mai una parola o una pacca di grazie per ciò che Messina ATTUALMENTE è.
    Fate un giretto per le altre città siciliane…Palermo Catania Siracusa Trapani ecc….sporcizia nessun senso civico e nulla di che…ma il messinese vuole altro… parcheggiare in doppia fila, eliminare l’ isola pedonale, nessuna luminaria.
    Di certo non è perfetta come città…ma neanche i cittadini lo sono.
    Siate meno critici e amate la vostra città.

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  6. Perché un cittadino deve criticare l’altro cittadino che si lamenta degli amministratori.

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