La scalinata rimossa, Mondello: "Non abbiamo tolto reperti storici"

La scalinata rimossa, Mondello: “Non abbiamo tolto reperti storici”

Redazione

La scalinata rimossa, Mondello: “Non abbiamo tolto reperti storici”

martedì 27 Maggio 2025 - 18:28

Il vicesindaco: "Sulla pista ciclabile alla Passeggiata a mare la parola alla Soprintendenza. Le lastre di marmo erano degli anni Ottanta-Novanta"

MESSINA – “Pista ciclabile Cairoli, Stazione FS,. Passeggiata a mare: arriva anche la nota della Soprintendenza a chiarire. Non abbiamo tolto reperti storici ma lastre di marmo grigio di Sicilia risalenti agli anni ’80 -’90”. Il vicesindaco Salvatore Mondello scrive una nuova nota. E dichiara, in merito alle polemiche sulla rimozione delle scale, “è svilente dover chiarire l’ovvio, ma evidentemente oggi basta alzare polveroni su qualsiasi cosa per provare a screditare l’azione amministrativa. A tal proposito mi limito a dire che alciune notizie diffuse non possono che essere catalogate come fakenews”.

Con nota del 27 maggio, il soprintendente architetto Antonino Spanò Greco precisa: “Relativamente all’area interessata dai lavori, si rappresenta che l’ingegnere Antonio Rizzo progettista e direttore dei Lavori, coadiuvato dagli architetti Giovanni Rizzo ed Adolfo Crisafulli, con istanza del 30/11/2023 ha trasmesso a questa Soprintendenza la richiesta di autorizzazione paesaggistica. L’area della Passeggiata a Mare è stata nel recente passato (anni ’80/’90) oggetto di interventi che hanno comportato la totale sostituzione della pavimentazione originaria in marmette di cemento e rifasci in marmo, alterando la sistemazione dell’area posta di fronte al palazzo della Prefettura, voluta nel 1934 dal prefetto della provincia M. Adinolfi. Prefetto che volle sistemare adeguatamente l’area posta di fronte al proprio palazzo. Dalle ricerche storiche non risulta chi sia stato l’artefice della Passeggiata a mare. Questa Soprintendenza attesta esclusivamente la competenza paesaggistica in questa area poiché non si evince una competenza architettonica, propria degli edifici monumentali, tanto meno una competenza storico artistica, in quanto l’area ha subito sostanziali trasformazioni dello stato originario”.

Continua l’architetto della Sopritendenza: “Non era necessario acquisire il parere. Si rappresenta quindi la corretta istruttoria dell’atto amministrativo del progetto che riguarda l’adeguamento della viabilità urbana mediante la realizzazione di percorsi ciclabili nel centro cittadino. Tale intervento si rende necessario come alternativa ecosostenibile negli spostamenti all’interno della città nel rispetto del territorio, e la realizzazione di queste rampe in sostituzione dei gradini è utile anche ai portatori di disabilità su carrozzina e alle famiglie con bambini in passeggino. Nel corso dell’istruttoria, si evidenzia che la Soprintendenza ha prestato attenzione all’intervento sulle rampe della Passeggiata a mare, tanto che in data 07/12/2023 è stata assunta un’integrazione al progetto da parte del progettista, che contemplava il mantenimento dei terminali delle rampe, a testimonianza della conformazione planimetrica preesistente”.

“Non abbiamo tolto reperti storici, basta polveroni politici”

E ancora: “In relazione alle problematiche relative all’assorbimento delle acque meteoriche, questa
Soprintendenza, pur non avendo competenza specifica sull’argomento, rappresenta che i materiali di
finitura (marmo grigio di Sicilia finemente bocciardato) che si intendono utilizzare in sostituzione
di quelli originari possiedono le stesse caratteristiche fisiche dli quelli preesistenti, con simile
coefficiente di permeabilità. Agli atti non risulta che l’area oggetto dei lavori subirà trasformazione o modifica del sistema di deflusso delle acque meteoriche. Il 12 dicembre 2023 la Soprintendenza ha autorizzato il progetto per quanto di competenza (autorizzazione paesaggistica). Progetto che prevedeva quindi solo il mantenimento della testimonianza originaria della rampa conservando le lunette perimetrali, l’elemento in pietra che delimitava le singole alzate posto perimetralmente, e il successivo rivestimento con marmo di nuova fornitura e analoga natura (grigio di Sicilia) della rampa”.
“Questo è quanto chiarito anche dalla Soprintendenza ai Beni culturali. È bene ribadirlo chiaramente: non stiamo parlando di reperti storici – prosegue Mondello – ma di semplici lastre di marmo grigio di Sicilia, risalenti agli anni ’80 -’90. Chi oggi, preso dalla smania di attaccare ad ogni costo l’amministrazione, arriva perfino a diffondere fake news, farebbe bene a tacere, soprattutto considerando che tra i critici odierni c’è anche chi, nel 2022, era presente e ha votato favorevolmente in Giunta il documento di indirizzo alla progettazione (Dip) relativo al tracciato Cairoli–Stazione FS–Passeggiata a Mare”.
“Si chiarisce inoltre che l’area sotto i riflettori in questi giorni, agitata da chi non ha di meglio da fare
che inventare falsi scandali, è semplicemente un deposito comunale. I pezzi di marmo risalenti agli
anni ’90, come certificato dalla Soprintendenza, sono stati lì accantonati e, laddove possibile, saranno riutilizzati, anche se non si distinguono certo per pregio né per particolare valore storico”. In quest’ultimo caso Mondello fa riferimento all’ex candidato a sindaco Salvatore Totaro, che ha polemizzato per la presenza delle scale rimosse nel deposito.

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5 commenti

  1. Semplicemente vergognatevi
    Assai

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    16
  2. Nel 1984 si stava procedenfo allo smantellamento del basolato lavico di piazza Duomo per pavimentarlo in asfalto. L’allora Soprintendenza di Catania (quella di Messina fu avviata nel 1987) procedette con una sospensione dei lavori e bocciò il progetto successivamente presentato, prescrivendo il mantenimento dello stato di fatto. Ricordateglielo alla Soprintendenza di adesso! Le norme non sono cambiate.

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  3. Il.lato prettamente tecnico non salva quella che é una ennesima fesseria.
    Continuate ma prima o poi andremo a votare e si tireranno le somme.
    Fate una variante o una modifica per la zona ex mercato ittico oppure ammettere che é una enorme fesseria pericolosa.

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  4. Sta di fatto che il livello paesano è sconcertante

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  5. Siete soltanto degli improvvisati che non avete nessuna attenzione per la bellezza! Ritiratevi, non fatevi più vedere in giro! Se a Messina ci fosse della gente con la schiena dritta andrebbe a Palazzo Zanca a cacciarvi, soprintendenza compresa!

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