Le dichiarazioni del presidente della Regione siciliana in occasione della conferenza stampa di fine anno. Niente intesa con il leader di Sud chiama Nord
PALERMO – “Ha votato la mozione di sfiducia e non ha votato la manovra di stabilità. Di conseguenza, rimarrà un avversario di questo governo come è giusto che si sia“. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nella conferenza stampa di fine anno, così si è espresso su Cateno De Luca: “È stato un mio avversario politico e tale rimarrà”.
Appare dunque lontano il tempo, eppure parliamo di quest’anno che sta terminando, in cui appariva vicina un’intesa politica e un appoggio esterno, intanto, al governo Schifani. Il presidente ha pure precisato: “Ma se un sindaco di qualunque partito, maggioranza o opposizione, mi pone temi validi sotto il profilo territoriale, noi non ci sottraiamo. Quando De Luca mi ha chiesto 2 milioni per sbloccare altri 5 milioni di Pnrr, io ho detto sì a un saggio utilizzo delle risorse pubbliche, l’ho fatto. Se dovesse chiedermi qualcosa per il territorio di Taormina o di Messina, io lo darò” (fonte Il Sicilia).
C’era una volta il “padre nobile” e non c’è più: la distanza politica tra De Luca e Schifani
Lo abbiamo scritto una settimana fa: c’era una volta il “padre nobile” Schifani e non c’è più, “ostaggio dei capi tribù del suo schieramento”. Ora Cateno De Luca gioca una nuova partita. E si vedrà se tenterà ancora un dialogo con il centrosinistra o con un “nuovo” centrodestra. Oppure una difficile strada in solitaria per quanto riguarda la Sicilia.
“A gennaio il lancio del governo di Liberazione”
Da parte sua il coordinatore regionale di Sud chiama Nord Danilo Lo Giudice ha rincarato la dose: “Dal servizio idrico al mancato completamento dell’ex Sanderson al Comune sono tante le mancanze del governo regionale nei confronti di Messina”.
Se la corsa senza coalizione è scontata nel caso della ricandidatura di Federico Basile come sindaco di Messina, le prossime regionali appaiono decisamente più difficili per il leader di “TiAmoSicilia” e Sud chiama Nord. Ma il sindaco di Taormina non si scompone: “La situazione politica in Sicilia è sempre più fluida e lo capirete il 18 gennaio, a Caltagirone, in occasione della presentazione del nostro progetto di governo di Liberazione“.
Foto dalla pagina Fb del presidente Schifani.
M…,semu cuntenti…
tra i due non c’è distinzione
Era scontato.De Luca ha capito che per lui non c’era posto nel team Schifani,neppure in un ipotetico futuro Governo di cdx.Sono in tanti a questuare.A De luca non resta che proporsi in una coalizione avversa.Andare da solo non sortirebbe effetto.Ma De Luca non ha neppure capito che a tradirlo saranno pure i suoi sodali antichi.Quello che sta succedendo a Letojanni(?)è chiaro indice.De Luca non ha avuto padri nobili e referenziali.Schifani li ha avuti,ed oggi detta legge.La Verdera è più realista e sta proponendosi come l’unica alternativa a Schifani. De Luca cominci a ribaltare i rapporti di forza a Messina e province,in rapporto ad un programma che sia proficuo.Ha perso tempo fin’ora: avulso da corteggiamenti delle forze di maggioranza ed opposizione in sede nazionale adesso paga lo scotto della sua inesperienza politica.I nodi vengono tutti al pettine.
Ogni siciliano che ha a cuore questa terra ed i propri figli è un tuo avversario politico caro presidentissino.