La storia di Djonconda. Prima accoglienza a Messina, oggi rivive grazie a un trapianto di rene

La storia di Djonconda. Prima accoglienza a Messina, oggi rivive grazie a un trapianto di rene

Redazione

La storia di Djonconda. Prima accoglienza a Messina, oggi rivive grazie a un trapianto di rene

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giovedì 10 Dicembre 2020 - 10:09

Era in lista d'attesa da quattro anni, ora si è sottoposto a trapianto

Fuggito dalla povertà del suo paese, il Mali, Djonconda è arrivato in Italia ad agosto 2014. Poco dopo essere stato accolto nello Sprar di Messina, aveva iniziato ad avvertire dei disturbi fisici mentre giocava a calcio in una squadra della città dello Stretto.

In lista d’attesa dal 2016

Gli esami diagnostici e strumentali a cui è stato sottoposto hanno evidenziato il malfunzionamento di un rene. Il giovane ha iniziato così, tre volte a settimana, a svolgere la dialisi smettendo di giocare a calcio, sua grande passione,  e mantenendo uno stile vita prudente e conforme alle sue condizioni di salute ma sicuramente poco adatto ad un ragazzo della sua età. Nel frattempo, nel 2016, l’iscrizione in una lista di attesa per effettuare un trapianto di rene.

L’arrivo a Palermo e l’intervento all’Ismett

Da due anni è beneficiario del Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati) del Comune di Palermo, ospite da due anni della struttura  di via Restivo, gestita dalla cooperativa sociale Badia Grande.

Ora, dopo un’attesa di quattro anni, è stato sottoposto ad un trapianto di rene presso l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti di Palermo. L’intervento, durato oltre 4 ore, si è svolto martedì ed è riuscito perfettamente. La chiamata da parte dell’Ismett è arrivata nella notte tra il 7 e l’8 dicembre e ha riacceso le speranze di  una vita migliore, dopo tanta preoccupazione.

Lo scorso 31 ottobre, dopo circa 4 anni, si era presentata la prima disponibilità di un organo ma il 21enne è risultato positivo al Covid e ha dovuto rinunciare a sottoporsi al trapianto. La preoccupazione era tale per la salute del giovane che si era anche pensato di far arrivare in Italia il fratello, che era risultato compatibile con la donazione. Poi la seconda, inaspettata quanto desiderata, telefonata in cui gli veniva comunicata  la disponibilità di un altro rene. Djonconda è stato, quindi, immediatamente accompagnato presso il centro trapianti e sottoposto agli accertamenti del caso: innanzitutto il tampone, che è risultato negativo, poi la dialisi e tutti gli esami per verificare la compatibilità con il rene del donatore. Subito dopo, è stato eseguito l’intervento che si è concluso con successo. Il giovane resterà ricoverato ancora per circa una settimana.

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