Ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria: “Messina sede del distretto portuale”

Ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria: “Messina sede del distretto portuale”

Ma. Ip.

Ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria: “Messina sede del distretto portuale”

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lunedì 14 Aprile 2014 - 15:29

Analizzate le caratteristiche dei porti di Messina, Catania e Augusta, con un occhio anche dall’altra parte dello Stretto e alla possibilità di costituire un nuovo distretto. In ogni caso, si chiede che Messina sia la sede principale in quanto porto più importante e trafficato

Una lettera congiunta al ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi, sulla riforma delle Autorità Portuali. A scriverla, Ordine degli Architetti, Ordine degli Agronomi e Forestali, Ordine degli Ingegneri, Consulta provinciale dei Geologi, Confindustria, Ance, Cgil, Cisl, Legambiente dei Peloritani, Collegio dei Geometri, Collegio dei Periti Industriali, Fondazione Architetti nel Mediterraneo, Inarsind Messina e AssoIngegneri.

Le associazioni analizzano i tre porti che dovrebbero far parte del distretto logistico della Sicilia Orientale:

il porto di Catania è crocevia di scambi ro – ro ma non è presente nel sistema dei porti Ten-T e manca del raccordo ferroviario;

il porto di Augusta costituisce la potenziale piattaforma merci container della Sicilia ed è core nel sistema dei porti Ten-T. Insiste in una baia con grandi potenzialità di espansione, protetta da ampie dighe antemurali che definiscono uno specchio acqueo di notevoli proporzioni, racchiudente un terminal petrolifero, due darsene diportistiche ed un arsenale militare. Il porto possiede anche nuovi piazzali commerciali e ro-ro con viabilità dedicata di collegamento. Manca del raccordo ferroviario;

il sistema portuale Messina – Milazzo è costituito da cinque porti: i tre di Messina, quello di Milazzo con i suoi impianti petroliferi ed il costruendo pontile di Giammoro con i suoi impianti industriali. Il porto di Messina rappresenta il primo porto italiano per numero di passeggeri (rilevazione Eurostat 9 milioni), il primo porto siciliano e il più importante nodo intermodale dell’area dello Stretto, il primo porto siciliano per numero di approdi e numero di crocieristi (500mila), il primo porto per volumi complessivi in Sicilia di merci solide e liquide (rispettivamente 6 e 16 milioni di tonnellate), il primo porto per mezzi commerciali traghettati (più di 800mila). Altro punto di forza del porto di Messina è la presenza dei raccordi ferroviari che rendono presente, e potenzialmente amplificabile, un’offerta di multi modalità di trasporto treno – gomma – nave che, nell’ottica della mobilità sostenibile della rete Ten-T, costituisce elemento imprescindibile ed irrinunciabile, in relazione alla sua posizione strategica nell’ambito dell’intero sistema portuale italiano. La linea ro – ro Messina – Salerno è una delle più efficienti autostrade del mare in Italia, resa possibile dalla posizione migliore di Messina rispetto agli altri porti siciliani. Messina – Milazzo è comprensive nel sistema dei porti Ten-T ed è sede di importanti presidi della Marina Militare.

Da questo punto di partenza, le associazioni allargano ancora l’orizzonte verso l’altra parte dello Stretto, “in nome del principio di continuità territoriale costituzionalmente garantito. Tale scenario esprime enormi potenzialità sotto il profilo economico, sociale, culturale, ambientale e paesaggistico. Un’area in grado di generare economie di scala e vantaggi economici che consentiranno al nuovo sistema di competere con altre città metropolitane europee che si affacciano sul Mediterraneo, per l’attrazione di investimenti e per la capacità di innovazione, condizioni indispensabili per intercettare flussi di beni e servizi che transitano nel Mediterraneo da e verso l’Europa”. La prima pietra dell’area metropolitana dello Stretto è rappresentata dalla plurimodalità dei trasporti che, “per essere gestita efficacemente, implica la creazione di Autorità capace di coordinare e pianificare le scelte settoriali”.

Secondo le associazioni, in virtù di tutto ciò, Messina merita di essere la sede del Distretto Logistico, sia esso dell’area dello Stretto o della Sicilia Orientale, anche in relazione alla interregionalità dei sistemi “core ports”. La lettera si conclude con un invito al ministro Lupi ad incontrarsi per affrontare le tematiche in questione e per dimostrare la fondatezza del ragionamento nell’ottica dell’opportunità da concedere al territorio di entrare nella competizione internazionale

6 commenti

  1. Se l’obbiettivo del Governo e’ quello di promuovere attività’ positive con grandi prospettive di sviluppo e lavoro al sud….Messina sara’ la sede ideale dell’autorità’ portuale, nel distretto sara’ inserita tutta l’area dello Stretto, Reggio e Villa sono parte integrante…..anche il porto marginale di Catania può’ essere inserito insieme a quello di Augusta che ha una discreta attività’ commerciale.
    Se il governo vuole distruggere…..esclude Messina…..e sara’ fame per la portualità’ del sud…

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  2. Se l’obbiettivo del Governo e’ quello di promuovere attività’ positive con grandi prospettive di sviluppo e lavoro al sud….Messina sara’ la sede ideale dell’autorità’ portuale, nel distretto sara’ inserita tutta l’area dello Stretto, Reggio e Villa sono parte integrante…..anche il porto marginale di Catania può’ essere inserito insieme a quello di Augusta che ha una discreta attività’ commerciale.
    Se il governo vuole distruggere…..esclude Messina…..e sara’ fame per la portualità’ del sud…

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  3. questi parlano a vanvera, facessero i pendolari da Roma a Messina,e viceversa, specialmente la sera,per capire certe cose, poi ne parliamo.La verità è che i trasporti nello stretto fanno pena.Non sapete gestire nemmeno un attracco con navetta per l’aeroporto di Reggio C. e parlate di area metropolitana.

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  4. questi parlano a vanvera, facessero i pendolari da Roma a Messina,e viceversa, specialmente la sera,per capire certe cose, poi ne parliamo.La verità è che i trasporti nello stretto fanno pena.Non sapete gestire nemmeno un attracco con navetta per l’aeroporto di Reggio C. e parlate di area metropolitana.

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  5. Napoleone, nel tuo esprimere il solito disprezzo per l’area dello Stretto hai accentrato il problema…..
    l’area dello Stretto deve sempre chiedere, supplicare servizi indispensabili.
    Si sprecano milioni a palate per rinnovare stazioni, e offrire servizi eccellenti in aree che hanno una frazione del movimento e dell’importanza dello Stretto…..stranamente l’area dello Stretto di Messina viene super trascurata dal governo, indirizzato dalle regioni. la colpa non e’ degli strettesi ma di chi non fornisce il giusto supporto e taglia, distrugge, elimina servizi indispensabili, senza apparente motivo….Stato e regioni un giorno dovranno spiegare perche’ penalizzano l’area dello Stretto……che c’è’ dietro e chi c’è’ dietro???????la verità emerge sempre….si sapra’.

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  6. Napoleone, nel tuo esprimere il solito disprezzo per l’area dello Stretto hai accentrato il problema…..
    l’area dello Stretto deve sempre chiedere, supplicare servizi indispensabili.
    Si sprecano milioni a palate per rinnovare stazioni, e offrire servizi eccellenti in aree che hanno una frazione del movimento e dell’importanza dello Stretto…..stranamente l’area dello Stretto di Messina viene super trascurata dal governo, indirizzato dalle regioni. la colpa non e’ degli strettesi ma di chi non fornisce il giusto supporto e taglia, distrugge, elimina servizi indispensabili, senza apparente motivo….Stato e regioni un giorno dovranno spiegare perche’ penalizzano l’area dello Stretto……che c’è’ dietro e chi c’è’ dietro???????la verità emerge sempre….si sapra’.

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